Come tingere e ristrutturare i capelli in modo naturale

capelli

Purtroppo si sa, un eccesso di styling e di tinte chimiche può rovinare i capelli nella loro lunghezza. Oltretutto, esiste anche il rischio di intaccare l’equilibrio del cuoio capelluto, con conseguente e inevitabile perdita di capelli.

In tal senso, l’industria farmaceutica e quella cosmetica hanno messo sul mercato prodotti davvero all’avanguardia. Anche se, va detto, non si possono definire mai completamente innocui. Piuttosto, sarebbe meglio sapere come tingere e ristrutturare i capelli con prodotti totalmente vegetali, perché i prodotti industriali nascondono sempre qualche insidia.

Anzitutto, potrebbero contenere allergeni, per cui un test sull’epidermide prima di passare alla tinta dei capelli è sempre caldamente consigliata. Inoltre, anche i prodotti che non contengono ammoniaca, quasi sempre, sono composti da resorcina, che rischia davvero, alla lunga, di compromettere la salute del capello.

Prediligere le erbe tintoree, dunque, potrebbe rivelarsi un’ottima idea. Ed è possibile anche mescolarle a un semplice ed economico impacco ai semi di lino, per ottenere capelli morbidissimi e tinti naturalmente con riflessi vivaci.

Come tingere e ristrutturare i capelli in modo naturale

Hennè è il nome francese della Lawsonia Inermis ed è quello più noto in assoluto quando si parla di erbe tintoree. Impossibile non associare la polvere derivata da questa questa pianta al caldo vento del deserto nordafricano, nonché ai tatuaggi e agli splendidi capelli delle donne berbere. Ai riflessi caldi della Lawsonia, infatti, si lega anche il suo enorme potere ristrutturante.

Se tenuto in posa dalle 3 alle 6 ore, infatti, l’hennè è in grado di creare una pellicola protettiva intorno al fusto del capello, ingrossandolo notevolmente. Se il tempo di posa incute timore, non bisogna disperare: esistono in commercio delle formulazioni di erbe tintoree che si tengono 30 minuti, come una normale tinta.

Come cambiare il colore dell’hennè

Le erbe tintoree, in realtà, sono più di una. Tradizionalmente, si usa l’hennè per ottenere il caratteristico riflesso rosso, l’indigo per ottenere una copertura nera con riflessi bluastri. Ma sono state largamente usate anche la cassia, l’ibisco, il mallo di noce, la robbia e il sandalo rosso. È possibile, dunque, far virare i riflessi dell’hennè nella tonalità voluta? Assolutamente sì.

Basta mescolare la polvere con dell’acqua calda per ottenere un riflesso caldo ramato, con acqua ghiacciata per ottenere un riflesso rosso freddo, tendente al ciliegia. Inoltre, contano anche i tempi di posa. Più saranno brevi, più i riflessi tenderanno all’arancione, più saranno lunghi, più i capelli scuriranno verso il rosso cupo.

Cosa aggiungere alle erbe tintoree

L’unica vera nota dolente di questi prodotti completamente vegetali è l’impatto sull’elasticità dei capelli. Dopo diverse applicazioni, infatti, le erbe tintoree tendono a sedimentarsi sulla superficie del capello, creando una patina protettiva, che però tende a indurirli.

Per evitare l’effetto crespo sul lungo termine, quindi, è utile unire alla miscela di hennè e acqua anche del balsamo, o del gel di semi di lino, che si prepara facilmente in casa facendo bollire i semi in un pentolino. Dopo averli fatti raffreddare, basterà filtrarli e applicare sulla chioma il gel trasparente così ottenuto, durante o dopo l’applicazione dell’hennè.

Lettura consigliata

Basta capelli rovinati grazie all’effetto mosso ma senza piastra

Consigliati per te