Come sapere quando finisce la NASPI, calcolo ed esempi

INPS

Quando si perde in modo involontario il lavoro è importante sapere quali sono i propri diritti. Si può richiedere, al ricorrere dei requisiti la NASPI che ha una durata variabile fino a un massimo di 24 mesi. Per stabilire la durata si calcolano i contributi versati negli ultimi 4 anni. E si avrà diritto ad una disoccupazione della durata della metà delle settimane di contributi versati. Per chi ha sempre lavorato, quindi, nei 4 anni precedenti, la durata sarà pari a 24 mesi, il massimo. Ma la disoccupazione non si calcola a mese, bensì a giorni. Come sapere quando finisce la NASPI diventa determinante in alcuni casi, come quando, ad esempio, si richiede l’anticipo delle somme.

Anticipo della disoccupazione

In alcuni casi previsti dalla Legge il disoccupato può richiede l’anticipo dell’intera NASPI residua. Ottenendo l’importo in un’unica soluzione lo può investire per crearsi una nuova attività. Ma in questo caso sono previsti determinati vincoli. Come ad esempio non sottoscrivere contratti di lavoro subordinato per tutta la durata dell’indennità anticipata.

In questo caso sapere quando finisce la NASPI è importante perché si può sapere fino a che giorno precisi si è vincolati dal divieto. Perché, e questo è fondamentale, per chi sottoscrive un nuovo contratto è prevista la restituzione di tutto l’importo maturato.

Come si conteggia la NASPI?

Se ad esempio si ottiene la NASPI con decorrenza 1 luglio 2022 con la durata di 7 mesi, la disoccupazione non durerà fino al 1 febbraio. Avrà, infatti, una durata più lunga. Allo stesso modo, se si ottiene la NASPI per 24 mesi, 2 anni, la durata dell’indennità non sarà di due anni precisi ma più lunga.

Questo perché l’INPS prevede l’indennizzo non a mese ma a giorni e non tutti i mesi sono indennizzati per il numero di giorni che conta. Ma per capire il meccanismo è necessario fare un conteggio esemplificativo.

Come sapere quando finisce la NASPI

L’INPS indennizza con la NASPI 30 giorni al mese, tutti i mesi. Ad eccezione di febbraio per il quale, sempre, sono considerati sempre 28 giorni. In un anno, quindi, non si percepiranno 365 giorni di indennità ma 358 giorni. Per chi percepisce la NASPI per 24 mesi, quindi, la durata sarà di due anni e 14 giorni.

L’INPS all’accettazione della domanda, infatti, non dice fino a quanto dura l’indennità ma comunica la durata in giorni. Se ad esempio si ha una durata di 322 giorni a decorrere dal 10 settembre 2022 si percepirà la NASPI per:

  • 20 giorni a settembre;
  • 30 giorni a ottobre ;
  • 30 giorni a novembre;
  • 30 giorni a dicembre;
  • 28 giorni a febbraio;
  • 30 giorni a marzo;
  • 30 giorni ad aprile;
  • 30 giorni a maggio;
  • 30 giorni a giugno;
  • 30 giorni a luglio;
  • 4 giorni ad agosto.

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