Come controllare se esistono Buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a noi?

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Da decenni il prodotto postale è nelle corde e preferenze di milioni di italiani. Al punto che gli stessi si rivelano letteralmente diffusi da Nord a Sud, e per ogni tipologia di risparmiatore.

In passato, più che nel presente, erano molto richiesti, ad esempio, i Buoni dedicati ai minori. Costituivano, di fatto, il regalo per il nipote o un investimento per il proprio figlio.

In questo contesto, dunque, come controllare se esistono Buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a noi?

I motivi della diffusione dei Buoni fruttiferi postali

I motivi di tale successo (almeno in passato) sono facilmente riassumibili. Facilità di comprensione del prodotto, garanzia dello Stato, capillarità degli uffici postali nessuna spesa di acquisto e/o tenuta dei titoli.

Ancora, la possibilità di rimborso integrale e anticipato del capitale, in qualsiasi momento, oltre a una tassazione agevolata al 12,5%. Ma soprattutto, specie fino alla fine del secolo scorso, una struttura dei tassi d’interesse a dir poco attraente.

Erano, infatti, gli anni degli alti tassi d’inflazione che a cascata davano vita ad alti tassi d’interesse. Chi si è ritrovato tra le mani Buoni acquistati in quegli anni, dunque, ne ha tratto gran giovamento. Specie se erano a lunghissima durata, tipo i Buoni trentennali.

Oggi, di tutto quest’eldorado di tassi è rimasto solo uno sbiadito ricordo. Le nuove emissioni, infatti, assicurano rendimenti davvero irrisori.

Anzi, se dovesse riesplodere l’inflazione, si trasformerebbero tutti in tassi reali negativi.

Come controllare l’intestazione o cointestazione

Chiunque nutrisse dubbi, o comunque volesse fugare dubbi su una possibile intestazione di un Buono a suo nome, può procedere in questo modo.

Occorre inoltrare una richiesta in tal senso presso uno sportello fisico di Poste Italiane presente sul territorio. In essa, appunto, si farà domanda di verificare se esistano o meno (cioè siano ancora in essere) al proprio nome, dei Buoni postali.

Tale servizio, tuttavia, non è gratuito, ma prevede il pagamento di una commissione. Se si dovessero presentare più domande nei diverse uffici postali limitrofi alla nostra zona di residenza (attuale e/o passata), la commissione sarà moltiplicata per tutte le domande inoltrate.

Al fine di rendere agevole e quanto più certa possibile la ricerca, il suggerimento è di fornire quante più informazioni possibili. Ad esempio, fornire il possibile luogo di sottoscrizione, il probabile periodo d’acquisto, etc. Specie se i dubbi attengono a eventuali Buoni sottoscritti decenni orsono.

La cointestazione dei Buoni postali

Infine, ricordiamo un altro dettaglio, riguardo la possibile cointestazione dei Buoni, fino a un massimo di quattro persone. Non sono invece consentite cointestazioni tra maggiorenni e minorenni oppure tra due o più minorenni.

In caso di cointestazione, è infine possibile anche l’esercizio disgiunto del diritto di rimborso. Tranne che per il caso in cui tale possibilità sia stata esclusa in sede d’acquisto.

Ecco, dunque, come controllare se esistono Buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a noi oppure no.

In quest’articolo, invece, poniamo a confronto il Buono per Ripartire e un BTP e analizziamo chi, oggi, offre di più.

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