Come abbronzarsi al meglio secondo la carnagione e il fototipo della propria pelle

pelle abbronzata

Il sole comincia a picchiare forte e per questo è importante sapere come proteggersi sia dalle scottature che dall’invecchiamento precoce.

Per questo oggi vediamo come abbronzarsi al meglio secondo la carnagione e il fototipo della propria pelle.

Molti per abbronzarsi si affidano all’alimentazione abbondante con alimenti ricchi di betacarotene. Parliamo ad esempio delle carote e delle arance.

Come abbronzarsi al meglio secondo la carnagione e il fototipo della propria pelle

Nonostante questi di alimenti efficaci, è pur sempre tutta una questione di fototipo. Questo termine è una denominazione scientifica che indica la tipologia di pelle di un soggetto e ne indica la quantità di melanina contenuta su interno.

La scala va da uno a sei e comprende tutti tipi di colore: dal bianco latte al più scuro dei neri. Logicamente chi possiede una minor quantità di pigmento è più esposto ad una reazione maggiore. L’abbronzatura, infatti, è una reazione di protezione attuata nel nostro corpo per schermarci dei raggi.

Come proteggerci al meglio con le creme solari

Il prototipo del fototipo è un individuo dagli occhi chiari e dalla pelle lattea e che più che acquisire un colorito bruno tende piuttosto ad arrossarsi. Se si possiede questo genere di pelle è meglio optare per una protezione molto alta, tipo la 50. In questo modo si eviteranno brutte scottature. Inoltre è meglio applicarla spesso per evitare che l’acqua marina la porti via.

Il secondo prototipo del fototipo, invece, è costituito da persone bionde, ma con un incarnato più roseo ma sempre molto chiaro. Gli occhi, invece, possono essere azzurri, verdi o leggermente castani. Anche qui una protezione 50 sarebbe meglio ma si può anche optare per una 30.

Il terzo prototipo risulta più nella norma: può avere i capelli sia biondi che castani chiari con occhi anche scuri. Per questi individui va bene una protezione 30 e poi si può lentamente passare ad una crema a protezione 15.

Quelli che vanno dal gruppo 4 al gruppo 6 hanno difficoltà ad ustionarsi e quindi possono usare le protezioni basse, da 20 fino ad arrivare a 5. Gli esperti consigliano anche ai coloriti più scuri di applicare sempre l’SPF.

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