Ci saranno nuove capitali d’Italia?

Italia

Un particolare, recente, fenomeno demografico, che interessa il nostro Paese, induce a porci una domanda: ci saranno nuove capitali d’Italia?

Probabilmente non vivremo a sufficienza per sapere come saranno redatti  i libri di storia nel 2100 e giù di lì. Forse, quando esporranno il Covid-19 dell’anno 2020, lo presenteranno come uno spartiacque, tra un prima e un dopo. Tra un certo modo di vivere, interagire, produrre, ed un altro opposto al primo.

Ci saranno nuove capitali d’Italia a Sud?

Un esempio, al riguardo, è dato dai flussi migratori interni. Se, un tempo, la corsa era verso le ricche città del Centro-Nord, ora un silente fenomeno inverso sembra avanzare. La periferia del Sud che conquista le preferenze della gente. Al punto da chiedersi se ci saranno nuove capitali d’Italia che prenderanno il posto delle città blasonate. Procediamo con ordine e vediamo di capirne di più.

Il progetto Sea Working a Brindisi

Nel tentare di dare una risposta alla nostra domanda iniziale (ci saranno nuove capitali d’Italia?) non possiamo non osservare con attenzione al progetto Sea Working.

Affacciata sull’Adriatico, la silente città salentina ha pensato bene, a settembre, di lanciare un’iniziativa unica nel suo genere. Originale, molto singolare e dal fascino fuori dal comune e battezzata Sea Working.

In sostanza, ha messo in palio la possibilità di avere per 10 giorni, gratuitamente, casa e ufficio non solo vista mare, ma… sul mare! Si tratta, infatti, di un’opportunità, concessa a un fortunato vincitore del contest, di avere una barca a vela per viverci e lavorare. Lo scafo è, ovviamente, ormeggiato nel porto cittadino. L’esperienza offre la possibilità di vivere la città, la sua gente e la sua terra, il distanziamento sociale e le bellezze marine (e non) dei luoghi.

Si mira a non lasciarla solo un’iniziativa estemporanea

Il Comune, che ha patrocinato il progetto, vorrebbe consolidare la dinamica, fornendo più strumenti e servizi a favore degli smart workers. Insomma, una sorta di riconversione, dove in palio non c’è l’attrattiva delle città del Nord. Quanto, invece, un pacchetto di asset fondati sulla qualità della vita.

Cibo, mare, cultura, sicurezza sanitaria e tanta fibra, per consentire di lavorare, comunque,  con il resto del mondo.

Purtroppo, le iscrizioni sono già scadute lo scorso 16 settembre e già dal 3 ottobre è in svolgimento il progetto Sea Working. Si concluderà domani 13. La citata edizione è stata vinta da un cittadino di Milano.

Cianciana, nell’entroterra siciliano

Un’altra storia interessante arriva da Cianciana, paesino con poco più di 3mila anime in provincia di Agrigento. Terra di sole e di vita sana, ma negli ultimi decenni interessata  anche da uno spopolamento da emigrazione.

In questo stato di cose, le amministrazioni cittadine hanno estratto il coniglio dal cilindro. Qualche anno fa hanno iniziato, infatti, a vendere le case da ristrutturare a prezzi irrisori pur di “importare” cittadini. Poi è giunto il Covid e il sindaco ha pensato bene di offrire Internet Point e fibra ottica gratuiti.

Ne è nato un tam-tam tra i nuovi cittadini, smart workers, provenienti da più parti del mondo. La cittadina sicula attrae per un irrisoriocosto della vita, per la vicinanza al mare, per l’aria pulita e la qualità dell’habitat naturale, senza confronti.

La nascita di nuove future capitali d’Italia?

Grazie alla connessione in fibra ottica i nuovi cittadini riescono, infatti, a lavorare con le proprie aziende, e i relativi clienti, sparsi per il mondo. Oggi, a Cianciana si contano presenze provenienti da ben 17 nazionalità differenti.

Queste e altre cittadine invertiranno il trend emigratorio degli ultimi 60-70 anni? Al punto che ci saranno nuove capitali d’Italia ma spostate al Sud del Paese? È un discorso di economia, demografia e tanto altro ancora.

Una cosa è certa: nel loro piccolo, se imitate da tante altre cittadine e dai numerosissimi paesini sparsi per l’Italia-periferica, potrebbero dare vita a un fenomeno nuovo. Decisamente più sostenibile, e benefico per tutti, in primis per i nuovi emigranti. E allora sosteniamo questo come-back, questo fluire dalla grossa città al piccolo centro.

Se invece gradite scoprire come dovrebbe essere la casa dei sogni degli italiani, allora vi invitiamo alla lettura del presente articolo.

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