Chiamato la piccola Venezia sulle acque dolci questo borgo incastonato nel cuore delle colline è un gioiello di bellezza da vedere assolutamente

Rasiglia

Non smetteremo mai di dire che in Italia non si fa in tempo a scoprire un tesoro che subito dopo ne scopriamo uno ancora più bello. Sarà per questo che il Belpaese vanta la concentrazione più alta al Mondo di patrimoni artistici e storici, oltre che naturali. Di certo ogni campanile vanta una storia unica e distinta. Alle volte si creano dei paragoni non necessariamente per catalogare, ma per creare dei percorsi ideali. Lo abbiamo fatto di recente studiando il piccolo pezzetto di Genova nell’isola del Mediterraneo.

Ma di certo vivere su un dedalo di canali deve avere qualcosa di profondamente affascinante. E questo sia che ci si trovi in laguna sull’Adriatico che in un casale di pietra tra le dolci colline dell’entroterra in Umbria, a Rasiglia. Così negli ultimi anni quello che era un borgo sulla via del tramonto e dello spopolamento è diventata una località attraente. E che fa sospirare giovani innamorati che si chiedono come sarebbe vivere in un paese che sembra appartenere ad un presepe. Così vediamo 3 ragioni per scoprire Rasiglia, visto che questo borgo viene chiamato la piccola Venezia sulle acque dolci.

Un prodigio in miniatura

La storia del borgo è deliziosamente semplice ed affascinante. Come molti borghi umbri, questo concentrato di case in pietra si dispone a forma di anfiteatro adagiato sulle colline. Ma con una differenza decisiva. Il corso del fiume Menotre si sparge tra cascatelle ed insenature, così che le case, i mulini e gli opifici si sono sviluppati tutto attorno. Piccoli ponticelli di legno si allungano per unire i casolari, molte case sono letteralmente circondate dal piacevole rumore delle acque. Si tratta di una concezione unica di borgo, che sembra appartenere ad un romanzo di fantasia o ad un cartone animato.

In secondo luogo, Rasiglia può affascinare qualsiasi appassionato di storia. I mulini, le tintorie e i lanifici portarono allo sviluppo ed al benessere questo borgo che sorge a quasi 700 metri sul mare. Diventato oggi un polo turistico, conserva tuttavia alcune tradizioni che affondano le radici nel tempo. Così, a giugno possiamo godere la festa di Penelope a Rasiglia. Teatro, poesie e progetti di riscoperta ci guidano per riscoprire l’industria delle sete e l’arte del filare. D’inverno, invece, i vicoli di pietra si animano con il presepe vivente. Ecco allora che i canali diventano una cornice unica e raccolta in una dimensione nuova.

Chiamato la piccola Venezia sulle acque dolci questo borgo incastonato nel cuore delle colline è un gioiello di bellezza da vedere assolutamente

Infine, oltre a fare belle foto, Rasiglia può rappresentare un punto di partenza per visitare una parte poco nota d’Italia. L’area naturale del Parco del Colfiorito e dei Sibillini tra l’Umbria e le Marche rappresentano un passaggio obbligatorio. Ma non dimentichiamo le bellezze delle città circostanti. A pochi chilometri ecco Foligno, poco più distanti Spoleto, Assisi e Perugia. Insomma, una fuga estiva dal calore e dal caos della città avrà ottime ragioni per culminare qui.

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