Chi paga la casa di riposo se la famiglia non può permetterselo?

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La Redazione di ProiezionidiBorsa ha evidenziato più volte che le pensioni spesso non consentono di mantenere il proprio tenore di vita. La situazione peggiora quando l’età comincia a farsi sentire e la salute inizia a vacillare. Le cure purtroppo costano e le case di riposo ancor di più. Molti pensionati infatti temono di non riuscire a sostenere nel tempo le spese mensili di una RSA. Chi è proprietario di casa a volte è costretto a venderla o deve metterla in affitto per pagare queste spese. Ma non sempre questo è possibile e raramente la famiglia può farsi carico delle rette di una casa di riposo. Una recente indagine ha rilevato che le rette medie delle case di riposo variano da 2.500 a 3.200 euro mensili. In questo articolo vogliamo capire: chi paga la casa di riposo se la famiglia non può permetterselo?

I passi da compiere

Lo Stato tutela la salute dei cittadini e provvede al ricovero delle persone non autosufficienti. Per questo motivo chi paga la casa di riposo se la famiglia non può permetterselo è l’ASL di riferimento dell’interessato. Chi fosse in condizioni di difficoltà dovrà contattare i servizi sociali del Comune di residenza, anche attraverso un patronato. Una specifica commissione nominata dal sindaco provvederà ad analizzare la situazione del richiedente. Dal punto di vista sanitario, la commissione certificherà lo stato di non autosufficienza della persona. Inoltre, verificherà che l’ISEE non consenta di sostenere i costi di una struttura per anziani. In caso di accettazione della richiesta, l’ASL si occuperà di assegnare il richiedente ad una struttura residenziale. Per le situazioni meno urgenti potrà anche indirizzare ad un centro diurno o provvedere all’assistenza domiciliare.

Chi paga la casa di riposo se la famiglia non può permetterselo?

L’ASL è quindi il soggetto incaricato di sostenere i costi sanitari per le persone in difficoltà. Pagherà quindi totalmente l’eventuale assistenza domiciliare o il costo del centro diurno. Il sistema sanitario non provvederà però al pagamento dell’intera retta per gli anziani ricoverati in case di riposo. Normalmente contribuirà con un importo pari al 50% della spesa, ovvero il costo della componente sanitaria della retta. La differenza sarà a carico del Comune di residenza che potrà chiedere un contributo all’anziano.

Tale contributo sarà proporzionale all’ISEE e comunque non supererà una determinata percentuale di reddito stabilita localmente. La norma intende lasciare al ricoverato una disponibilità economica utile per le spese necessarie. Le prestazioni sanitarie pubbliche sono, quindi, una necessità per moltissimi anziani la cui pensione non è sufficiente. Una situazione destinata a peggiorare negli anni a causa del progressivo abbassamento dell’importo medio delle nuove pensioni. Abbiamo recentemente approfondito quello che aspetta i pensionati nei prossimi anni.

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