Chi ha figli non deve pagare l’IMU sulla casa in queste situazioni e gode dell’esenzione

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Quando si decide di convolare a nozze è possibile beneficiare di alcune specifiche agevolazioni sul pagamento dell’Imposta Municipale Unica per l’abitazione principale. Che succede se, invece, la coppia con figli si separa? In simili circostanze le regole possono cambiare in base agli elementi che si prendono in esame e ai fattori che assicurano delle garanzie. Chi ha figli non deve pagare l’IMU sulla casa in queste situazioni e gode dell’esenzione. Vediamo di seguito quando e come è possibile.

Quali agevolazioni ai genitori che hanno dei figli piccoli

Avere dei figli vuol dire dover affrontare numerose spese nell’arco dell’anno. Per tale ragione i genitori possono in molti casi beneficiare di alcune agevolazioni statali o comunali. Un esempio riguarda proprio gli assegni familiari che nel 2021 seguono delle regole ben precise per l’erogazione in base al reddito. Il diritto agli assegni familiari spesso si conserva anche in caso di separazione. Abbiamo illustrato i casi specifici nell’articolo “Quando il coniuge separato ha diritto agli assegni familiari INPS”. Questo aspetto non è da trascurare se si considera che attualmente il numero di coppie che si separa dopo il matrimonio è notevole. Ebbene, in circostanze simili è possibile beneficiare anche di altre agevolazioni che interessano la casa coniugale in presenza di figli in affidamento.

Chi ha figli non deve pagare l’IMU sulla casa in queste situazioni e gode dell’esenzione

Quando i coniugi decidono di separarsi chi può beneficiare dell’esenzione IMU sulla casa coniugale? Nella generalità dei casi, in presenza di figli minori o maggiorenni non autonomi economicamente, il giudice stabilisce il genitore affidatario assegnando la casa coniugale. Questo atto decisionale segue il principio di tutela del minore al quale si garantisce la continuità di residenza nella casa di famiglia. In simili circostanze, il genitore affidatario e legalmente separato può beneficiare dell’esenzione IMU relativamente alla sua quota. In qualità di residente nell’abitazione principale e affidatario dei minori, egli si considera beneficiario dell’esenzione se l’immobile costituiva precedentemente la casa coniugale.

Tale regola vale anche nel caso in cui il coniuge affidatario non sia proprietario di fatto dell’immobile. Tale condizione è stata recentemente chiarita dal MEF con la circolare n. 1/DF, protocollo n. 6867 del 18 marzo 2020. Secondo il Ministero dell’Economia il genitore separato o divorziato, affidatario di figli minori, non ha l’obbligo di dimostrare residenza o dimora nell’immobile ricevuto in assegnazione. Ciò perché l’immobile stesso costituisce per sua natura “abitazione principale” in quanto prima costituiva la casa coniugale. Tale norma espressa dal MEF, dunque, prevale anche sugli eventuali regolamenti comunali differenti. In tutti i casi differenti, salvo alcune eccezioni, il pagamento dell’IMU resta obbligatorio e non gode di alcuna esenzione.

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