Borse studio fino 2.000 euro a figli di questi lavoratori con ISEE fino 30.000 euro

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In un periodo come l’attuale in cui tutto costa caro e i soldi finiscono prima del tempo, gli aiuti e i sostegni terzi si rivelano utili come il pane. In questa direzione troviamo tanto i bandi pubblici, da quelli nazionali a quelli locali, quanto quelli previsti da alcune categorie di lavoratori.

Ad esempio la Cassa Forense ha previsto tutta una serie di aiuti e sostegni a beneficio dei suoi iscritti. Si spazia dai prestiti agevolati in favore dei giovani avvocati (under 35), ai contributi per alcuni ambiti formativi. Altrettanto interessanti sono le risorse per le spese legate alla formazione dei rispettivi figli. Al riguardo sono disponibili delle borse studio fino 2.000 euro a figlio di questi lavoratori. Sintetizziamo ora i passaggi chiave del bando.

Le risorse previste in favore dei figli degli iscritti alla Cassa

Una delle misure adottate riguarda l’assegnazione di borse di studio a studenti universitari o di Istituti equiparati. Il plafond disponibile è pari a 700mila euro, mentre l’importo del singolo sussidio è di 2mila euro. L’importo tuttavia si dimezza nel caso in cui il richiedente abbia beneficiato della stessa misura già nel 2021.

Le risorse sono a beneficio dei figli di iscritti alla Cassa Forense o iscritti all’Albo e con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso. Deve trattarsi di iscritti in regola con le comunicazioni reddituali da data non antecedente al 1975 e, per i pensionati, dall’anno successivo al pensionamento.

Quanto ai figli, non devono aver superato i 26 anni di età alla data del termine ultimo di candidatura. Inoltre, devono essere in regola con l’iscrizione accademica (o equiparati) per l’anno 2021/2022 e non risultare fuori corso oltre il primo anno. Circa il merito scolastico, si prevede che gli studenti abbiano superato i 4/5 degli esami previsti dal proprio piano di studi. Inoltre si richiede una media (aritmetica e/o geometrica) pari almeno a 27/30. Infine il limite ISEE dell’iscritto alla Cassa non deve risultare superiore ai 30mila euro.

Le istanze vanno inviate tramite PEC dedicata entro la mezzanotte del 30 novembre. Sul portale della Cassa è disponibile il modulo di domanda, a cui andrà allegata la documentazione di cui al testo ufficiale.

Disponibili delle borse studio fino 2.000 euro a figli di questi lavoratori iscritti alla Cassa Forense

Un altro ambito di intervento riguarda i contributi stanziati per le spese di frequenza di centri estivi diurni. In questo caso il plafond disponibile è pari a 1 milione di euro. Le risorse sono sempre appannaggio degli iscritti alla Cassa (o in corso di iscrizione), con figli minori di età tra i 3 e i 14 anni alla data di pubblicazione del bando.

Anche in questo caso il contributo è erogato in un’unica soluzione ed è pari al 50% della spesa sostenuta. Quest’ultima si intende al netto dell’IVA e deve essere documentata. Ancora, deve trattarsi di una spesa legata alla frequenza di un centro estivo diurno di almeno 15 giorni tra la fine dell’A.S. 2021/’22 e il 30 luglio 2022. Quanto all’importo del contributo, si parte da 150 euro per arrivare a un massimo di mille euro per ogni figlio.

I richiedenti devono essere in regola con le comunicazioni reddituali e avere un reddito professionale non eccedente i 65mila euro (Mod. 5/2022). Inoltre, la stessa spesa non deve risultare ristorata, in tutto o in parte, già da un altro Ente.

Le istanze di contributo (corredate degli opportuni documenti) devono essere inoltrate entro le ore 24.00 del prossimo 31 ottobre. Al riguardo va utilizzata la procedura online disponibile sul portale della Cassa.

In chiusura invitiamo i Lettori interessati a prendere visione dei bandi per gli eventuali dettagli.

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