Azioni alle prese con resistenze storiche

CNH INDUSTRIAL

Anche se la chiusura giornaliera di venerdì 14 ottobre è stata lontana dai massimi di giornata, solo 7 azioni tra le principali 50 di Piazza Affari hanno chiuso in territorio negativo. Tra queste CNG Industrial che, come vedremo, sono delle azioni alle prese con resistenza storiche.

Prima di procedere con i risultati dell’analisi grafica e fondamentale, ricordiamo che le azioni CNH Industrial potrebbero essere uno strumento finanziario dove investire i risparmi in modo sicuro nel corso degli anni. Sullo storico a disposizione, infatti, abbiamo calcolato che la probabilità che un investimento della durata di 10 anni abbia un rendimento positivo è pari al 100%. Ciò non vuol dire che sarà sempre così, ma sicuramente siamo in presenza di un titolo che ha ottime credenziali anche per il futuro. Ad oggi, il rendimento medio a 10 anni di un investimento su CNH Industrial è del 101%. Il massimo guadagno, invece, è di oltre il 200%.

Azioni alle prese con resistenze storiche individuate attraverso l’analisi grafica

Il titolo CNH Industrial (MIL:CNHI) ha chiuso la seduta del 14 ottobre in ribasso dello 0,04% rispetto alla seduta precedente a quota 12,54 euro.

Come si vede dal grafico la proiezione in corso è rialzista, ma da agosto si sta scontrando con l’importantissima resistenza in area 12,975 euro (I obiettivo di prezzo). La mancata rottura di questo livello potrebbe aprire le porte a una nuova discesa fino in area 11 euro. Una conferma in tal senso si avrebbe con una chiusura giornaliera inferiore a 12,249 euro.

Qualora, invece, la resistenza dovesse essere superata in chiusura di giornata, il titolo potrebbe salire almeno fino in area 14,15 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 15,325 euro.

CNH Industrial

L’analisi fondamentale

Qualunque sia la variabile utilizzata, le azioni CNH Industrial risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili di 9,2 CNH Industrial non solo è tra le più economiche sul mercato, ma è sotto del 50% rispetto al livello medio del settore di riferimento. Inoltre, la società gode di livelli di valutazione interessanti con un rapporto prezzo su fatturato non solo relativamente basso rispetto ad altre società del settore, ma che esprime una sottovalutazione di circa il 70% rispetto al valore medio dei suoi competitors.

Secondo quanto riportato da riviste specializzate, gli analisti, con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 32,4%, hanno un giudizio positivo. Interessante, poi, è la dispersione della distribuzione dei prezzi obiettivi. Risulta essere, infatti, inferiore al 10%.

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