Aumentano le tasse per vendere casa. Quanto costerà di più?

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Tempi duri per chi intende disfarsi di un immobile. La vendita di un appartamento ha nuovamente attirato la longa manus del Fisco che avanza nuove richieste. Mettere in vendita il proprio appartamento costerà di più in ragione della stangata fiscale. Aumentano le tasse per vendere casa al momento del rogito. La morsa del Fisco si è stretta attorno agli atti notarili quali l’imposta di registro, l’imposta di bollo e le consuete imposte. Il fardello fiscale si carica di ulteriori pesi nel caso in cui si consegna l’immobile in anticipo rispetto ai tempi pattuiti. Aumentano le tasse per vendere casa anche qualora sia un genitore a farsi carico della spesa al fine di donare l’immobile al figlio.

Le imposte lievitate

L’Agenzia delle Entrate ha statuito un rincaro delle imposte sugli atti notarili pari a 245 euro di cui 200 per la tassa di registro e 45 per quella di bollo. La somma di 245 euro va ad assommarsi alle consuete imposte che si è tenuti a versare in riferimento all’atto stipulato. Durante le trattative di compravendita l’acquirente può richiedere che l’immobile gli venga consegnato in anticipo in modo da poterne già fruire. Dinanzi a tale evenienza il Fisco torna ad allungare i suoi tentacoli e pretende un’ulteriore imposta. Ne consegue che la consegna anticipata dell’appartamento grava sul portafoglio dell’acquirente nella misura di 200 euro. Un importo che incrementa l’ammontare totale del carico fiscale dal momento che si somma alle spese previste dalla normativa. La legge prevede difatti il versamento di 200 euro per i contratti preliminari di qualunque specie e si consideri che anch’essi sono passati da 168 a 200 euro.

La penale e il comodato di beni immobili

Aumentano le tasse per vendere casa anche quando le parti coinvolte nella compravendita includono nel rogito una penale. Con penale si indica l’obbligo che corre per una delle due parti di ottemperare al pagamento. In caso di mancato adempimento degli accordi del contratto, si pattuisce l’obbligo di una penale se il venditore non cede l’immobile entro la data stabilita. Il Fisco pretende ulteriori 200 euro, anch’esse lievitate a 200 dai 168 euro di qualche tempo fa, a titolo di comodato di beni immobili. Ciò perché secondo l’Autorità fiscale fra le parti interessate alla compravendita esiste, oltre alla stipula di un compromesso, anche un comodato.

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