L’attuale crisi economica sta facendo tremare tante famiglie e imprese comportando serie difficoltà ad arrivare a fine mese. Per questo l’attuale Governo ha messo in campo nuove misure per arginare la crisi. È stato pertanto approvato un Decreto Legge che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, carburante e gas. Col comunicato stampa n.4 del Consiglio dei Ministri si illustrano le principali misure adottate. Tra queste oltre all’aumento del tetto dei contanti da 1.000 a 5.000 euro da gennaio 2023, il Decreto ha previsto importanti misure per sostenere lavoratori e imprese. Ad esempio ha previsto per diverse attività commerciali la possibilità di avere 3 anni per pagare le super bollette di luce e gas. In particolare le imprese potranno chiedere ai loro fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi effettuati dal 1°ottobre 2022 al 31 marzo 2023.
Aumenta la busta paga grazie al nuovo Bonus dipendenti che da 600 arriva a 3.000 euro
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Tra le ulteriori misure adottate il nuovo Governo ha previsto anche l’aumento dei benefit aziendali. In particolare si innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali fino a 3.000 euro.
In particolare il Decreto Aiuti bis aveva già innalzato e ampliato la categoria dei fringe benefit che concorrono a formare il reddito dei lavoratori dipendenti. Ovvero quei beni ceduti e servizi prestati al lavoratore dal datore di lavoro che non concorrono al reddito imponibile IRPEF. L’art. 51 del TUIR infatti prevede la non concorrenza al reddito imponibile IRPEF limitatamente alla somma di 258,23 euro. Il Decreto Aiuti bis ha aumentato per il 2022 tale limite ad euro 600. Inoltre ha incluso tra i fringe benefit le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per le bollette d’acqua, energia a gas. Con il nuovo Decreto Legge il Governo ha aumentato il limite ad euro 3.000 comportando un incremento degli stipendi dei lavoratori. In particolare attraverso il rimborso anche delle utenze di acqua luce e gas.
Quali sono i beni e i servizi rientranti nei fringe benefit
Tra i beni ceduti e servizi prestati a favore dei lavoratori dipendenti rientrano anche quelli prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari. Inoltre per quanto riguarda i pagamenti delle utenze domestiche si ritiene che queste debbano riguardare immobili ad uso abitativo posseduti dal dipendente, coniuge o familiari. Ciò a prescindere dalla circostanza che negli stessi abbiano o meno la residenza o domicilio ma si richiede che ne sostengano concretamente le relative spese. Inoltre possono estendersi anche le utenze per uso domestico intestate al condominio, ripartite tra i condomini.
Nonché per quelle che pur essendo a carico del locatore nel contratto di locazione siano espressamente addebitate a carico del conduttore lavoratore. Nonché del coniuge o dei familiari del lavoratore purché questi sostengano effettivamente la relativa spesa. L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 35/E ha avuto modo inoltre di chiarire che tale Bonus dipendenti è un’agevolazione autonoma ed ulteriore rispetto al Bonus carburante. Pertanto per tantissimi lavoratori aumenta la busta paga grazie al Bonus carburante di 200 euro e al Bonus di 3.000 euro anche per le bollette.