Attenzione perché dal 3 gennaio 2022 molti italiani non potranno più vedere la TV senza effettuare quest’operazione

Tv

Da quando la televisione è entrata nelle nostre case è difficile farne a meno poiché ha stravolto totalmente la comunicazione di massa. La sua storia è molto affascinante e parte dal 24 dicembre del 1883. Data in cui il tedesco Paul Gottlieb Nipkow crea uno speciale disco bucherellato e riesce ad inventare una TV ancora in fase embrionale ma funzionante.

L’11 settembre 1949 in Italia parte la prima trasmissione sperimentale presentata da Corrado e trasmessa dalla Triennale di Milano.

Da allora, la tecnologia ha continuato a fare passi da gigante ed oggi i televisori si presentano come veri e propri elementi d’arredo.

La televisione: una compagna di vita quotidiana

Con il freddo dell’inverno e la pandemia ancora in corso, poi, molti italiani preferiscono restare a casa e vedere un bel film, magari avvolti anche da un morbido plaid o dal tepore dei riscaldamenti di casa.

Per non disperdere il calore del condizionatore e risparmiare soldi preziosi in bolletta, si consigliano anche questi 4 trucchi suggeriti dagli esperti.

Chi ama guardare un bel film a casa molto spesso si concede anche un dolcetto per accontentare il palato. Tra biscotti e cioccolatini non può mancare questa crema al cioccolato semplicissima e pronta in 5 minuti che farà impazzire i bambini ma anche gli adulti.

Inoltre, con l’arrivo del coronavirus l’abitudine delle famiglie di riunirsi davanti alla TV è cresciuta a dismisura. Insomma, avere il televisore è sicuramente un buon modo per passare il tempo in compagnia.

Il 2022 sarà ricco di sorprese per tutti gli utenti che quotidianamente si sintonizzano sui propri programmi TV preferiti.

A partire dall’anno nuovo, infatti, si procederà alla riorganizzazione delle frequenze TV sul digitale terrestre. Un’operazione già partita nei mesi scorsi e che da gennaio riprenderà con tante novità.

Dunque, bisognerà prestare molta attenzione perché dal 3 gennaio 2022 molti italiani non potranno più vedere la TV senza effettuare quest’operazione

Secondo le disposizione del Ministero dello Sviluppo economico saranno diverse Regioni del nord Italia a subire i primi cambiamenti.

Nel dettaglio, dal 3 gennaio tutti gli utenti della Valle d’Aosta, del Piemonte ma anche della Lombardia, ad eccezione della provincia di Mantova e delle province di Piacenza, Trento e Bolzano dovranno risintonizzare i canali TV. L’operazione permetterà così di continuare ancora a guardare i programmi televisivi.

Poi, dal 9 febbraio al 14 marzo sarà il turno di Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. A seguire, pian piano tutte le altre Regioni d’Italia. Dunque, ecco perché bisogna fare attenzione perché dal 3 gennaio 2022 molti italiani non potranno più vedere la TV senza effettuare quest’operazione.

Sarà davvero necessario acquistare un nuovo televisore?

Da marzo tutte le emittenti televisive nazionali passeranno dalla codifica Mpeg-2 a quella Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT. Ciò significa che si potranno vedere i programmi in alta qualità. Questo miglioramento, però, potrà avvenire solo sui televisori compatibili con questa nuova tecnologia.

In linea di massima, per chi ha acquistato un televisore prima del 2015 difficilmente riuscirà ad usufruire di tali modifiche, giacché gli apparecchi risultato obsoleti. Dunque, sarà obbligato ad acquistare un televisore nuovo per continuare a vedere i canali TV.

C’è tempo fino alla fine del 2022 per cambiare TV giacché le televisioni nazionali trasmetteranno ancora per un anno con tutte e due le codifiche.

Bonus ancora disponibili

Intanto, il Mise ha stanziato altri 68 milioni di euro per dare la possibilità di richiedere ancora i Bonus TV. Bonus che consentiranno agli italiani di acquistare nuovi televisori e decoder a prezzi molto più contenuti. Inoltre, agli anziani over 70 con reddito inferiore a 20.000 euro verrà consegnato il decoder a domicilio. Un’agevolazione resa possibile grazie ad una specifica convenzione tra Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane.

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