Attenzione al pericolo numero 1 per tutti coloro che vanno in montagna o nei boschi in questo afoso periodo dell’anno e al modo per difendersi

puntura zecca montagna

E dopo la zanzara coreana che ha passato l’inverno più mite della storia senza grossi rischi, adesso ne arriva un’altra di “bestiaccia” antipatica. È l’allarme lanciato proprio in questi giorni di giugno dagli amanti della montagna, ma anche delle passeggiate in collina e nei boschi. Come se non ne avessimo avute abbastanza, l’estate 2022 si prefigura preoccupante per tutti coloro che cercheranno il relax tra il verde. Il caldo esagerato di maggio, unito alla mancanza di precipitazioni e a un inverno quasi senza neve hanno infatti riempito i boschi di zecche. Che, attenzione, come abbiamo visto sui giornali, non attaccherebbero solo gli animali, ma anche noi umani. Proprio per cercare di difenderci, ecco i consigli degli esperti.

C’erano una volta le mitiche pinzette

Attenzione al pericolo numero 1 che potrebbe rovinarci le vacanze. All’interno dei kit di primo soccorso c’erano una volta le mitiche pinzette. Proprio simili a quelle che usiamo per le sopracciglia che sporgono e che sono così brutte da vedere. Ebbene, quelle pinzette sarebbero proprio le nostre prime alleate per rimuovere la zecca che ci si è attaccata al corpo. Come ricorda anche questo vademecum medico, dobbiamo intervenire subito in modo che la sua saliva non ci entri nel sangue.

Non serve oliare la zona prima di affrontare la zecca, è solo un luogo comune ma non supportato dalla scienza. L’importante è afferrarla nel punto più vicino alla nostra pelle, evitando però che si spezzi.

Attenzione al pericolo numero 1 per tutti coloro che vanno in montagna o nei boschi in questo afoso periodo dell’anno e al modo per difendersi

Un’altra cosa molto importante da specificare e che appartiene troppo alla diceria popolare è legata a cosa può accadere se eventualmente il rostro della zecca rimane nella pelle. Non dobbiamo correre immediatamente all’ospedale, magari creando allarmismo e togliendo posto a delle emergenze. Se non siamo riusciti perfettamente nell’operazione, il rischio di una piccola infezione sarebbe comunque simile a quello di una spina o di una scheggetta di legno. Come diceva quello, ovviamente stavamo meglio prima, ma non ci sarebbe nulla da allarmarsi, perché come dicevano gli esperti, tempo poco e il rostro dovrebbe venire espulso naturalmente dalla pelle. Ovviamente, nel caso riportato anche sopra in cui dovessimo essere attaccati da una decina di zecche, la cosa sarebbe decisamente diversa. Dunque per tutti coloro che frequentano il verde è importante prestare attenzione perché quest’anno ci sono le zecche a cercare di rovinarci le scampagnate.

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