Alcuni terricci adatti per coltivare le orchidee e come innaffiarle bene

orchidea

Un hobby molto bello che appassiona molte persone è il giardinaggio. Coltivare piante grasse o da frutto, erbe aromatiche e anche fiori rilassa e rende l’ambiente in cui si vive molto gradevole. Tra le piante da fiore più amate c’è l’orchidea, di cui abbiamo tantissime specie, come la phalenopsis, cymbidium, cattleya e la miltonia.

Vari tipi di substrato per questa pianta da fiore

In commercio ci sono alcuni terricci adatti per coltivare le orchidee. Dobbiamo sapere che è importante scegliere il substrato giusto. Il suo compito principale sarà quello di permettere idratazione e ossigenazione alle radici, evitando il marciume e la proliferazione di funghi. A tale scopo abbiamo in commercio ad esempio il bark, composto da corteccia di abete o di pino. Nell’acquistarlo dobbiamo sceglierlo di buona qualità, specifico per orchidee. In questo caso risulterà pulito da eventuali parassiti, funghi o resine di albero. Il bark si può acquistare in pezzi grossi o piccoli, a seconda della grandezza dell’apparato radicale della nostra pianta.

Dove mettere in casa queste piante e alcuni terricci adatti per coltivare le orchidee

Se abbiamo vasi piccoli potremmo scegliere lo sfagno, un muschio secco. Lo sfagno può anche essere miscelato al bark. Un altro substrato utile è la fibra di cocco. Si possono impiegare allo scopo anche le palline di argilla espansa e la perlite, da usare da sole o mescolate al bark. In ogni caso, sotto consiglio del vivaista, possiamo periodicamente aggiungere all’acqua per l’annaffiatura del fertilizzante.

Questi substrati, soprattutto l’argilla e la perlite, sono poveri o addirittura privi di sostanze nutritive. Il giusto mix di azoto, potassio e fosforo in forma liquida aiuterebbe la pianta soprattutto in fase di crescita. In casa il vaso dell’orchidea andrà posizionato in una zona luminosa ma non sotto i raggi diretti del sole. Potrebbe andare bene un posto dietro la tenda di una finestra o del balcone.

Quando bagnare le orchidee

L’orchidea ha bisogno di un ambiente umido, quindi in estate possiamo mettere nel sottovaso dell’argilla espansa e un poco d’acqua, in modo che l’evaporazione raggiunga le foglie. Nelle giornate calde possiamo anche nebulizzarle. Bisognerebbe fare attenzione all’annaffiatura. L’acqua dovrebbe contenere pochissimo calcare, quindi sarebbe preferibile usare quella distillata con un po’ d’acqua di rubinetto. In estate ne va data poca ogni 3 o 4 giorni, ma è sempre meglio tastare il terreno per sentire se è secco o meno. In inverno potremmo bagnare l’orchidea anche solo due volte al mese.

Se abbiamo rinvasato da poco la nostra pianta con del bark, immergeremo il vaso per qualche minuto in un secchio con acqua e fertilizzante. In questo modo aiuteremo la corteccia ad assorbire meglio il liquido. Procediamo in questo modo per un mese o due. Infine, se dovessimo notare che la pianta è sofferente, ci sarebbero anche altri modi per farla riprendere. Prima, comunque, controlliamo se le radici sono marce o il vaso è sotto al sole.

Lettura consigliata

Le foglie dell’orchidea, del pothos e di altre piante da interno saranno più lucide e sane con questi semplici metodi

Consigliati per te