A quanto ammonta la pensione di un lavoratore con 43 anni di contributi INPS

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Grazie alla consulenza degli Esperti di Redazione capiremo a quanto ammonta la pensione di un lavoratore con 43 anni di contributi INPS. Chi desidera andare in pensione dopo anni e anni di lavoro può conoscere in anticipo quale sarà l’importo dell’assegno mensile. Ciò perché si può calcolare l’ammontare del rateo pensionistico in base all’età in cui si accede al trattamento previdenziale e al montante di contribuzione. Più lunga è la storia contributiva del lavoratore, tanto più elevato sarà l’assegno mensile spettante.

Alcuni Lettori si chiedono quanto incida il montante di contribuzione sulla determinazione dell’importo. E ciò sopratutto per valutare l’eventuale convenienza di versare volontariamente altri contributi ai fini pensionistici. A tal fine vi consigliamo di leggere l’articolo “Quanto aumenta la pensione per ogni anno di contributi?”. Si tenga conto che per determinare l’assegno previdenziale l’INPS applica un coefficiente di trasformazione alla totalità dei contributi. Conviene sapere inoltre che tale coefficiente aumenta in maniera proporzionale all’avanzare dell’età. Vediamo dunque in concreto attraverso un esempio a quanto ammonta la pensione di un lavoratore con 43 anni di contributi INPS.

A quanto ammonta la pensione di un lavoratore con 43 anni di contributi INPS

Per avere un’idea di quanto si percepirà una volta in pensione consideriamo il caso di un lavoratore di 65 anni di età. Ipotizziamo che al momento della richiesta del trattamento all’INPS possegga un montante di contribuzione pari a 43 anni. Poniamo che negli ultimi 5 anni lo stipendio annuo medio sia di circa 38mila euro e di 37mia e 500 euro negli ultimi 10 anni.

In base a questi dati si può dedurre che il lavoratore in questione percepirà un assegno pensionistico annuo di 32,190 euro al lordo dell’IRPEF. Ne consegue che l’INPS gli corrisponderà un rateo mensile di 2.476 euro per 13 mensilità. Si approda a questo importo sommando la quota A, alla quota B e alla quota C. Ricordiamo ai Lettori che le suddette quote corrispondono a valori specifici e relativi all’anzianità contributiva che il lavoratore matura nel corso della carriera.

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