A fratelli e sorelle spetta sempre una quota di eredità in questi casi di successione

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Al momento della morte del familiare, i fratelli e le sorelle di quest’ultimo potrebbero entrare a pieno titolo nell’asse ereditario laddove si verifichino le circostanze. Oltre a figli e coniuge, infatti, anche i fratelli possono risultare come eredi legittimi del defunto e assicurarsi una parte di beni. In questo senso la percentuale a cui si ha diritto varia in base ad alcuni fattori specifici. A fratelli e sorelle spetta sempre una quota di eredità in questi casi di successione come esploriamo in maniera più approfondita di seguito.

Come cambia l’assegnazione in base alle diverse tipologie di successione

Uno dei primi aspetti da chiarire quando si entra nel merito della successione è capire se si tratti di una successione testamentaria o legittima. Nel primo caso, infatti, si eseguono le ultime volontà del defunto pur conservando le quote legittime ai parenti più stretti come coniuge e figli. Differente è la situazione che si palesa in presenza di una successione legittima, ossia quella in cui non è presente un testamento. In casi simili è la legge a stabilire le quote di eredità che spettano a ciascun familiare, in quanto non sono presentile ultime volontà dell’estinto. Attenzione a ricordare che in questi casi non sempre il pagamento della tassa di successione è obbligatorio. Lo abbiamo spiegato dettagliatamente nell’articolo: “Ecco gli eredi che non devono pagare la tassa di successione all’Agenzia delle Entrate”.

A fratelli e sorelle spetta sempre una quota di eredità in questi casi di successione

Nel momento in cui si esegue la successione legittima, come prevede l’articolo 565 del codice civile, quando entrano in scena anche fratelli o sorelle? Se, ad esempio, al defunto succede solo il coniuge e non ci sono figli, a fratelli e sorelle spetta un terzo della quota ereditaria da dividere in parti uguali. I fratelli non hanno invece diritto all’eredità se sono presenti i figli dell’estinto.

Quando il defunto lascia il coniuge ed i genitori, anche in questo caso i fratelli hanno diritto ad un dodicesimo della quota da ripartire equamente. Differente è il caso in cui siano in vita solo i genitori del defunto. In questo caso l’eredità si distribuisce in parti uguali tra genitori, fratelli e sorelle, tenendo conto che ai genitori va almeno la metà del patrimonio. In ultima analisi, se gli eredi legittimi sono solo i fratelli, allora tutta l’eredità va a loro e si divide in parti uguali.

Differente scenario si apre in presenza della successione testamentaria. In questa formula si seguono differenti principi nel rispetto delle ultime volontà del defunto. Pertanto, in circostanze simili, i fratelli potrebbero anche non ricevere nulla in eredità.

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