A chi assiste un disabile quanti anni di contributi servono per andare in pensione prima?

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Ci rivolgiamo agli Esperti di Redazione che spiegheranno a chi assiste un disabile quanti anni di contributi INPS servono per andare in pensione prima. Non sono pochi i contribuenti che oltre alle fatiche del lavoro devono farsi carico della cura e dell’assistenza ad un familiare disabile. Il tempo e le energie da destinare ad una persona non più autosufficiente richiedono impegno e costanza sempre crescenti. Chi ancora lavora e deve prestare cure quotidiane ad un soggetto invalido raggiunge livelli di stress molto elevati soprattutto con l’avanzare dell’età. Ovviamente l’impegno su due fronti contemporaneamente mette a dura prova anche la resistenza dei lavoratori più abituati alla fatica fisica.

In Italia chi assicura assistenza ad un familiare invalido può godere di una serie di agevolazioni e benefici. Gli aiuti e i sussidi governativi mirano ad incentivare misure assistenziali a favore dei contribuenti più deboli che presentano disabilità e patologie invalidanti. Non mancano neanche benefici per chi presta soccorso e cure quotidiane ai soggetti non più autonomi.

A tal proposito, consigliamo ai nostri Lettori di visionare l’articolo “Si può andare in pensione anticipata con la Legge 104?”. In esso troverete indicazioni utili per ricevere con qualche anno di anticipo il trattamento previdenziale. Abbandonando in anticipo l’attività lavorativa, si dimezzerebbe l’impegno perché si tratterebbe unicamente di prendersi cura del familiare bisognoso di assistenza.  Ma a chi assiste un disabile quanti anni di contributi INPS servono per andare in pensione prima? Ciò perché per il riconoscimento dell’assegno pensionistico prima dell’età pensionabile, oltre alla legge 104, bisogna possedere uno specifico montante di contribuzione.

A chi assiste un disabile quanti anni di contributi servono per andare in pensione prima?

Il lavoratore che intende accedere alla pensione tramite Quota 41 deve poter vantare il possesso di almeno 41 anni di contributi. Per ottenere il trattamento previdenziale Quota 41 non occorre alcun requisito anagrafico, ma semplicemente contributivo. Ne consegue che può accedervi il contribuente che possiede una notevole anzianità contributiva. L’alternativa cui può ricorrere il lavoratore che non possiede un montante di contribuzione di 41 anni coincide con l’Ape sociale. Con questo trattamento previdenziale il lavoratore ha modo di accedere alla pensione all’età di 63 anni, ma deve possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

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