Si può andare in pensione anticipata con la Legge 104?

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 Il lavoratore che fruisce dei benefici della Legge 104 spesso mira al traguardo della prestazione previdenziale e vorrebbe accedere alla pensione anticipata. Gli interrogativi sulle agevolazioni per chi assiste familiari disabili giungono a pioggia. È prevista la pensione anticipata per chi fruisce della Legge 104? Quando si può andare in pensione prima, quali le agevolazioni, con quanti anni di contributi per i dipendenti pubblici?

La presa in carico della cura del soggetto affetto da patologie invalidanti mette a dura prova la resistenza fisica e spirituale del caregiver. Chi assiste il familiare beneficiario della Legge 104 ben conosce quanto l’onere delle prestazioni assistenziali gravi sul proprio benessere psicofisico.

Altrettanto penosa la condizione di subordinazione ad aiuti esterni che sperimenta il disabile. Anche quando la disabilità consente di svolgere una professione spesso si avverte il peso che esercita l’approssimarsi dell’età anziana. È inevitabile per il caregiver chiedersi se si può andare in pensione anticipata con la Legge 104 per godere ritmi di vita meno frenetici.

Si può andare in pensione anticipata con la Legge 104?

Le disposizioni dell’Inps in materia di pensionamento anticipato sono indirizzate anche a chi assiste familiari affetti da disabilità. Primo requisito per l’accesso alla prestazione richiede l’accertamento della compromissione psicofisica del disabile ai sensi dell’art. 3, III comma della Legge 104/1990.

Il Decreto legge n. 4/2019 ha statuito una proroga per consentire ai caregiver di accedere all’anticipo pensionistico. Può inoltrare richiesta di pensione anticipata unicamente chi possiede il requisito di parentela e assicura assistenza da almeno 6 mesi dalla data della domanda. Potrà pertanto richiedere l’anticipo pensionistico il coniuge, un parente di primo grado o di secondo grado. Al parente di secondo grado spetterà solo se il genitore o il coniuge del disabile ha 70 anni, presenti invalidità o è deceduto.

Ai familiari che garantiscono prestazioni assistenziali a vantaggio di un parente disabile l’Inps eroga l’Ape sociale. Si tratta di un indennizzo che prevede 12 mensilità il cui importo corrisponde a quello della pensione di anzianità. L’ammontare dell’assegno pensionistico non deve superare la soglia massima dei 1.500 euro mensili, ma è cumulabile con il reddito percepito tramite retribuzione lavorativa.

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