A breve pagamenti delle pensioni bloccati per 60 giorni a chi non invia all’INPS questo modulo entro febbraio 2022

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Chi percepisce mensilmente gli assegni pensionistici deve anche conoscere gli obblighi e le scadenze da rispettare. Un errore di distrazione potrebbe infatti determinare conseguenze negative più o meno pesanti. In alcuni casi si corre il rischio di sanzioni per non aver presentato documenti importanti relativi alla propria condizione economica. Nel corso degli anni potrebbero infatti esserci variazioni di reddito che è fondamentale comunicare per tempo.

Chi dimentica di fornire aggiornamenti di varia natura potrebbe addirittura subire l’interruzione dei pagamenti. La Redazione ha già avvertito i Lettori che l’INPS non erogherà assegni per 2 o 6 mensilità ad alcuni contribuenti che non rispettano determinate condizioni. Vi sono prestazioni economiche e trattamenti previdenziali cui si ha diritto ma che allo stesso tempo richiedono l’adempimento di alcuni obblighi.

Chi non aggiorna i propri dati e non invia informazioni aggiornate potrebbe infatti ricevere soltanto l’importo minimo di alcune spettanze INPS. In tal modo perde una quota importante che gli spetta di diritto.

A breve pagamenti delle pensioni bloccati per ben 2 mesi anche per i percettori di pensione che ignorano la scadenza di febbraio prossimo. Salvo proroghe da parte dell’Ente previdenziale la data ultima di consegna coincide con il 28 febbraio 2022.

Entro tale termine alcuni pensionati sono infatti tenuti a presentare un aggiornamento della propria condizione reddituale. Per onorare tale obbligo è necessario inviare il modello RED tramite Caf, contact center o servizi online. Non tutti i titolari di pensioni rischiano tuttavia la sospensione dei ratei di pensione, né sono obbligati ad inoltrare tale comunicazione.

A breve pagamenti delle pensioni bloccati per 60 giorni a chi non invia all’INPS questo modulo entro febbraio 2022

Chi non percepisce altri redditi oltre alla pensione mensile non deve infatti presentare il modello RED. Deve invece fornire una comunicazione dei redditi relativi all’anno precedente tutti coloro che ricevono ulteriori benefici economici sulle pensioni. Nella circolare 195/2015 l’INPS ha specificato quali soggetti sono tenuti all’invio della comunicazione entro la fine di febbraio. Chi non provvede per tempo alla compilazione del modello RED riceve dall’Ente una lettera di sollecito. Se anche dopo tale richiamo non si presenta l’aggiornamento dei dati reddituali scatterà la sospensione temporanea dei pagamenti. Chi non risponde neanche ai solleciti relativi al modello RED del 2020 subirà la revoca definitiva delle prestazioni economiche relative al reddito.

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