Pesantissima sforbiciata dell’INPS che non erogherà pagamenti per 2 o 6 mensilità a questi sventurati contribuenti

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Sono in continuo aumento i cittadini che non riescono a guadagnare somme di denaro sufficienti ad un tenore di vita dignitoso. Le famiglie con più componenti hanno più difficoltà a rispondere alle esigenze di figli che ancora studiano. Fortunatamente spettano 1.350 euro di Bonus fiscale nel 2022 a madri e padri che forniscono all’Agenzia delle Entrate apposita documentazione. Inoltre in alcuni nuclei familiari pesa anche la presenza di disabili o di anziani da accudire.

Tutto ciò comporta un aggravio di spese che soprattutto i genitori monoreddito non riescono a sostenere ogni mese. In soccorso dei cittadini più deboli lo Stato finanzia sussidi e contributi economici di vario importo. A tal fine ricordiamo che scade a marzo 2022 la richiesta di 6.300 euro da inoltrare all’INPS per soggetti con particolari requisiti sanitari. Percepire anche soltanto per alcuni mesi delle misure assistenziali rappresenta un grande sollievo per chi vive in condizioni di precarietà finanziaria.

Altrettanto rovinoso potrebbe risultare la perdita di alcuni assegni per chi è titolare di pensioni o di ammortizzatori sociali. Potrebbe infatti arrivare una pesantissima sforbiciata dell’INPS che non erogherà pagamenti a chi non rispetta la normativa vigente. Di fatto, il mancato rispetto di alcuni obblighi comporta non solo la decurtazione degli assegni, ma anche la decadenza del diritto al sussidio.

Ciò vale per i percettori del reddito di cittadinanza che ricevono aiuti con cadenza mensile se rientrano in fasce reddituali basse. Sebbene conviene sottolineare che molti contribuenti riescono ad ottenere le ricariche del reddito di cittadinanza pur presentando un valore ISEE oltre i limiti.

Pesantissima sforbiciata dell’INPS che non erogherà pagamenti per 2 o 6 mensilità a questi sventurati contribuenti

La perdita di alcuni assegni mensili interessa i beneficiari che non si attengono al rispetto delle clausole previste dall’articolo 7 della normativa sui sussidi governativi. Il soggetto che ogni mese riceve il contributo statale è tenuto a prender parte alle iniziative organizzate dai centri per l’impiego. Al rispetto dei requisiti necessari all’accesso al reddito di cittadinanza si aggiungono infatti altri importanti adempimenti.

L’ammortizzatore economico è infatti finalizzato ad offrire un sostegno temporaneo in attesa di una collocazione lavorativa. Di qui l’importanza di partecipare agli eventi per l’inserimento sociale e professione del percettore.

Il titolare della ricarica INPS che non si presenta agli incontri per l’orientamento o la tutela della salute subisce la decurtazione di somme di denaro. In particolare, l’Ente sospende il pagamento del reddito di cittadinanza per 2 mesi al percettore che per la prima volta non si presenta agli appuntamenti. In caso di secondo avvertimento l’INPS non eroga 3 mensilità e alla terzo richiamo il titolare della carta arriva a perdere le ricariche per 6 mesi.

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