7 sintomi che ignoriamo per i disturbi alla tiroide. L’Ospedale San Raffaele migliore in Italia

San Raffaele

In Italia l’endocrinologia è una delle discipline all’avanguardia nel settore medico. Nel 2021 la World’s Best Specialized Hospital del Newsweek ha premiato l’IRCCS Ospedale San Raffaele come il migliore in Italia per l’endocrinologia, piazzandolo sesto nella classifica mondiale.

Se la tiroide produce troppi ormoni parliamo di ipertiroidismo, quando non ne produce si parla, invece, di ipotiroidismo. La tiroide è una ghiandola endocrina il cui compito è quello di produrre ormoni che l’organismo utilizza per regolarizzare il metabolismo. Questo avverrebbe tramite le proteine e ossigenando le cellule. Chi viene operato continua a vivere a meno che non ci siano state complicanze. Potrebbero verificarsi modifiche nel timbro di voce ma niente di preoccupante. L’asportazione della tiroide, infatti, non basta per il riconoscimento dell’invalidità. Probabilmente per raggiungere il livello del 74% e ottenere l’assegno d’invalidità dovremmo presentare documenti medici che attestino la presenza di altre patologie.

Ci si potrebbe ammalare di tiroide a causa di una carenza di iodio, la maggior parte delle volte questi disturbi vengono da adulti a causa di cure medicinali troppo forti o di scompensi alimentari.

Cosa comporta la tiroide nelle donne e cosa mangiare

Essendo lo iodio fondamentale per la tiroide dovremmo integrare questo elemento per fare in modo che le funzioni ritornino alla normalità. Assumere acqua alcalina ionizzata e sali di iodato aiuterebbe a eliminare gli acidi in eccesso e proteggere il cervello. Molti si chiedono se chi soffre di tiroide può bere il caffè. Si può bere ma sarà necessario prendere la compressa ormonale sostitutiva almeno un’ora prima. Sarebbe necessario fare in modo che non ci siano errori nell’assunzione della levotiroxina, cioè l’ormone tiroideo sintetico.  Chi soffre di ipotiroidismo dovrà mangiare cibi ricchi di iodio come latte e uova, pesci magri, avena, noci brasiliane, legumi, spinaci e frutta. Chi soffre di ipertiroidismo dovrebbe limitare il sale e mangiare poche crucifere come broccoli e cavoli e tante carote, rucola, pesche, papaya e mango. Anche fagioli, ceci e pinoli sono ottimi.

Le donne solitamente sono attente al regime alimentare. E questo le aiuta molto perché la tiroide è fondamentale durante tutta la vita. Un cattivo funzionamento di quest’organo potrebbe incidere sulla regolarità del ciclo mestruale. Potrebbe inoltre, ridurre la fertilità, aumentare la predisposizione all’abortività o mettere a rischio lo sviluppo del feto.

Quanti anni si vive dopo l’operazione

Se ci sono almeno 7 sintomi che ignoriamo se soffriamo alla tiroide probabilmente non siamo abituati ad ascoltare il nostro corpo. Le cure e la dieta potrebbero aiutarci a tenere il problema sotto controllo. Nel caso di un ingrossamento che comprime gli organi vicini facendoci rischiare il soffocamento, o se ci sono difficoltà respiratorie, potrebbe essere necessaria l’operazione.

La tiroidectomia è l’intervento chirurgico con cui si toglie tutta la tiroide o una parte di essa. L’operazione potrebbe comportare ipocalcemia, quindi scompensi nella presenza di calcio, disfonia, quindi difficoltà a parlare, sanguinamenti dovuti alla ferita. Senza la tiroide non si potrebbe vivere perché gli ormoni sono fondamentali per l’organismo, quindi le funzioni dell’organo sono svolte dai farmaci. Gli ormoni sintetici ci accompagneranno per il resto della nostra vita.

I tempi della convalescenza si aggirano intorno ai 10 giorni. Il metabolismo potrebbe rallentare e potremmo vedere aumentare il nostro peso corporeo. L’endocrinologo è il medico che si occuperà delle visite e di stabilire le modalità dell’operazione. Ma ci seguirà anche nel post-operatorio.

7 sintomi che ignoriamo ed errori da non fare quando si soffre alla tiroide

Stanchezza, nervosismo e ansia, aumento dell’appetito, pelle secca, irregolarità mestruali, dolori muscolari e pressione alta sono tutti i campanelli d’allarme cui stare attenti. Naturalmente la presenza di noduli o cisti potrebbe influire moltissimo sul nostro stato di salute. Non dovremmo farci prendere dall’ansia ma dovremmo fare molta attenzione. Spesso si dice che i noduli sarebbero quasi sempre benigni. Non è una notizia del tutto esatta. Sarebbero stati riscontrati post mortem moltissimi casi di cisti e noduli diffusi non diagnosticati o che non hanno creato problemi in vita. Le scoperte dopo gli esami autoptici farebbero pensare che spesso possono essere presenti patologie che durante la vita rimangono dormienti.

Chi soffre alla tiroide potrebbe commettere diversi errori a cui dovremmo prestare attenzione. Soprattutto nell’alimentazione. Evitiamo soia, alghe essiccate, alcolici e insaccati. Non integriamo iodio o altri elementi senza aver sentito il nostro medico. Questo potrebbe portare al peggioramento delle patologie tiroidee. Oltre ai 7 sintomi che ignoriamo, il medico metterà rimedio anche alle nostre carenze alimentari cercando di farci stare bene anche senza intervento chirurgico.

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