Vendere oro usato, oggi conviene?

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Vediamo in pochi minuti se vendere oro usato, oggi conviene. In questi giorni, l’oro ha raggiunto un prezzo che non toccava da quasi 10 anni. Oggi la valutazione del metallo prezioso supera i 1.900 dollari all’oncia, un valore solo sfiorato nel lontano 2011. Questo prezzo è il risultato di una serie di eventi. Il calo del dollaro, le tensioni politiche internazionali e il clima di incertezza dettato dall’emergenza Covid-19. Non possiamo sapere quali saranno le performance future, ma oggi avere dell’oro è certamente un’opportunità. Quindi vendere oro usato, oggi conviene più che in altri momenti. Molti di noi hanno in casa piccoli oggetti di questo metallo che non usano perché fuori moda. Sono beni a costante rischio furto, ma che oggi potrebbero rendere bene. In un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo, qualche soldo in più potrebbe farci comodo.

Una corretta valutazione

Abbiamo visto che l’oro come materia prima è quotato oltre 1.900 dollari l’oncia. La catenina che abbiamo da anni nel cassetto potrebbe avere un valore importante. Ma per vendere oro usato, è necessaria una corretta valutazione. Nelle città ci sono molti negozi specializzati, ed è anche possibile rivolgersi ad un banco metalli. Un banco metalli è una società che si occupa a livello professionale dell’acquisto e della vendita di metalli preziosi. Svolge l’attività regolato da norme particolarmente rigide. Una volta ottenuta una valutazione, potremo cedere il bene alla società ed incassare immediatamente il prezzo pattuito. Lo staff di Proiezionidiborsa consiglia comunque di effettuare una richiesta di valutazione presso più professionisti. Questa operazione permetterà di scegliere la proposta più vantaggiosa.

Vendere oro usato, oggi conviene?

Tutto quello che dovremo fare sarà individuare un professionista qualificato e concordare il prezzo di vendita. La società acquirente preparerà la documentazione di legge e registrerà i nostri documenti. Ricordiamoci però due aspetti fondamentali, uno fiscale e uno normativo. Anche in questo caso valgono i limiti all’uso del contante previsti dalla normativa. Se l’importo totale della compravendita dovesse superare i 2.000 euro, l’acquirente dovrà pagarci con un mezzo tracciato. Ad esempio, un bonifico bancario o un assegno. Dal punto di vista fiscale ricordiamo che si tratta di una vendita occasionale effettuata da un privato. Per questo motivo non sarà necessario avere una partita IVA. Può esserti utile leggere la nostra guida relativa alle vendite effettuate da privati cittadini.

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