Tutto quello che bisogna sapere per il CUD 2021

INPS

Il modello CU (Certificazione Unica), ex modello CUD (certificazione unica dipendete) è un documento ufficiale. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico attesta i redditi percepiti l’anno precedente attraverso questa certificazione.

Dev’essere rilasciato a tutti i dipendenti, a prescindere dal tipo di contratto che si ha, ma anche a collaboratori e tirocinanti. Anche coloro che percepiscono la Naspi.

Oltre a contenere i redditi percepiti, all’interno del CU si hanno i dati anagrafici del lavoratore, gli eventuali famigliari a carico. Le trattenute IRPEF, la scelta di destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille. Ci sono ovviamente i dati di chi rilascia il documento e i contributi previdenziali dovuti.

Come si entra in possesso del CU

Tutti i datori di lavoro sono obbligati a rilasciare la certificazione unica ogni anno. In caso questo non avvenga dev’essere richiesta e il datore di lavoro ha 12 giorni di tempo per provvedere a rispondere. Può essere rilasciata in forma cartacea o telematica, se si hanno gli strumenti per poterla scaricare.

Tutto quello che bisogna sapere per il CUD 2021 è che la scadenza per l’invio, da parte del datore di lavoro è il 16 marzo. Idem per l’ente pensionistico. Per quando riguarda i lavoratori autonomi la scadenza, che solitamente è il 31 ottobre, quest’anno avverrà il 2 novembre. In quanto il 31 cade di domenica e il lunedì è festa.

Vista l’emergenza sanitaria in atto l’INPS ha creato un canale dedicato sul proprio sito. Un servizio online che permette di visualizzare, scaricare e stampare il documento. Bisogna conservare la certificazione, ma in caso di smarrimento leggi qui.

Cosa fare dopo averlo ricevuto

La dichiarazione dei redditi, motivo per cui serve il CU, può essere compilata personalmente o attraverso personale abilitato. Il consiglio è di farsi seguire nella procedura da un commercialista, un CAF o un consulente.

Oltre al CU del proprio lavoro bisogna presentare eventuali CU da lavori saltuari e autonomi. In più le spese che si possono detrarre, come le spese mediche o scolastiche. Portando quindi gli scontrini o le fatture che le attestino.

La persona incaricata della compilazione farà percepire all’Agenzia delle Entrate il modello 730. A questo punto si scoprirà se si è in pareggio, in debito o in credito. La differenza, sia che si tratti di rimborso o di debito, avverrà direttamente attraverso la busta paga di luglio.

Tutto quello che bisogna sapere per il CUD 2021 è che se non si ha un lavoro bisogna presentare il Modello Unico invece del Modello 730. Questo significa che, in caso di debito bisognerà pagare tramite bonifico, in caso di credito si riceverà un bonifico direttamente sul conto.

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