Sono questi i fortunati contribuenti che pagheranno solo il 7% di imposte sui redditi all’Agenzia delle Entrate

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Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio da poco approvata, una delle più importanti riguarda l’aggiornamento della normativa IRPEF.

Nel 2022 le aliquote IRPEF (e le detrazioni) saranno leggermente diverse da quelle conosciute in precedenza. Per prima cosa, si ritorna a quattro scaglioni, anziché cinque. Le aliquote previste sono: 23% fino a 15.000 euro, 25% fino a 28.000 euro, 35% fino a 50.000 euro, 43% per i redditi ancora superiori.

Oltre alla tassazione IRPEF standard, l’Agenzia delle Entrate prevede particolari regimi agevolati per determinate categorie di contribuenti. Una categoria particolarmente tutelata comprende alcuni lavoratori che trasferiscono la loro residenza in determinati comuni italiani. Sono questi i fortunati contribuenti che pagheranno solo il 7% di imposte sui redditi all’Agenzia delle Entrate, beneficiando di uno sconto sulle tasse davvero vantaggioso. Vediamo nello specifico quali sono tutti i requisiti necessari per beneficiare di questa grande agevolazione, stando a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate stessa.

Sono questi i fortunati contribuenti che pagheranno solo il 7% di imposte sui redditi all’Agenzia delle Entrate

Secondo la circolare numero 21, datata 17 luglio 2020, alcuni contribuenti particolarmente fortunati possono avere dall’Agenzia delle Entrate un cospicuo sconto sull’imposta sui redditi.

In sintesi, la circolare tutela quelle persone fisiche che percepiscono qualunque tipo di reddito da pensione corrisposto da un soggetto estero. Se questi lavoratori decidono di trasferire la loro residenza in alcuni determinati comuni italiani, godranno di un’imposta sostitutiva all’IRPEF con aliquota fissa pari al 7%.

I comuni in cui possono trasferirsi i lavoratori per godere del beneficio fiscale sono tutti quelli di Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise. In più, però, per godere di questa vantaggiosa aliquota, il nuovo comune di residenza non deve avere più di 20.000 abitanti.

Ecco i comuni italiani in cui trasferirsi per pagare meno imposte sul reddito

Per poter godere di questo particolare sconto sulle imposte concesso dall’Agenzia delle Entrate, il lavoratore deve trasferirsi in un comune con meno di 20.000 abitanti. L’Agenzia delle Entrate deve poter verificare che la popolazione del paese non superi questo limite previsto dalla legge. Per questo, fa riferimento ai dati pubblicati sul sito ISTAT nell’anno precedente al primo anno di tassazione agevolata.

Il limite della popolazione rimane sempre vincolante. Dunque, qualora la popolazione del paese superasse il limite di 20.000 abitanti, il contribuente perderebbe l’agevolazione. Per salvarla, potrebbe solo trasferirsi in un altro comune compreso tra quelli specificati nella circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Approfondimento

L’Agenzia delle Entrate invierà presto una lettera a questi sfortunati contribuenti chiamati a pagare più tasse

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