Se sei in difficoltà economica ecco come avere un sussidio da 350 a 780 euro: i requisiti e quando fare la domanda

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Il reddito di cittadinanza ormai ha i giorni contati e il 2023 sarà l’ultimo anno in cui si parlerà ancora parlare della più importante misura di contrasto alla povertà dello Stato italiano. La scadenza ultima della misura fissata per il 31 dicembre 2023 è stata stabilita già con la Legge di Bilancio di quest’anno. Per molti beneficiari però la misura cesserà prima, finendo a partire dal mese di agosto. Se sei in difficoltà economica ecco come avere un sussidio da 350 a 780 euro.

Il Governo sembra abbia deciso di non lasciare privi di aiuti quanti fino ad oggi potevano contare su una misura così importante. Ad esempio come è stata il RDC soprattutto nei momenti di grave crisi economica dovuti alla pandemia. Ed ecco che si prepara il campo per la sostituzione della misura con altri strumenti di sostegno alla povertà già da settembre. Per poi entrare a regime dal primo gennaio 2024.

Se sei in difficoltà economica ecco come avere un sussidio da 350 a 780 euro

Nel nuovo Decreto che il Governo sta per varare si corregge il vecchio Decreto Dignità che aveva limitato per esempio, l’utilizzo dei contratti a termine. Aumentare l’occupazione è ciò che il Governo cerca di produrre, con un collegamento al reddito di cittadinanza abbastanza marcato. Le misure di contrasto alla povertà sono senza dubbio strumenti che
vanno di pari passo con l’occupazione. Come dicevamo in premessa c’è da sostituire il reddito di cittadinanza. Misura che per soggetti attivabili al lavoro appartenenti ad un nucleo familiare composto soltanto da soggetti tra i 18 e i 59 anni di età, ha nel 2023 una durata massima di 7 mesi.

Cosa fare

Significa che già a partire dal mese di agosto ci sarà chi resterà privo di un aiuto che è stato percepito fin dal 2019. I capitoli di intervento del Governo oltre che sulla povertà guardano anche ad un potenziamento delle misure volte a favorire l’occupazione. Perché così come è nato il reddito di cittadinanza con una serie di politiche attive sul lavoro al suo interno così nasceranno le nuove misure di contrasto alla povertà.

Per il reddito di cittadinanza le politiche occupazionali non hanno funzionato. Per favorire l’occupazione che dovrebbe portare ad oltre 20.000 nuove assunzioni, viene previsto lo sgravio contributivo totale per i datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato nuovi addetti. Uno sgravio che durerà due anni e che sarà fino al tetto massimo di 8.000 euro all’anno per ogni nuovo assunto. Se invece il contratto è a tempo determinato lo sgravio sarà del 50% dei contributi previdenziali da versare, fino al tetto massimo di 4.000 euro. Si favorisce anche l’utilizzo dei contratti a termine con lo sblocco fino a 12 mesi di questi contratti di lavoro che di fatto portano le aziende a poter assumere a tempo determinato addetti fino a 24 mesi senza particolari difficoltà.

Le nuove misure in arrivo, platee diverse

Se sei in difficoltà economica  l’attuale Governo non ti ha abbandonato, perchè lo scopo è quello di aiutare in modo definitivo creando degli sbocchi occupazionali. Più o meno resterà tutto inalterato rispetto al reddito di cittadinanza, per le famiglie che hanno al loro interno soggetti invalidi, over 60 o minorenni. In questo caso infatti il sussidio verrà percepito sempre per 18 mesi come era per il reddito di cittadinanza.

Gli importi saranno pari a 500 euro, maggiorati di 280 euro al mese nel caso in cui il nucleo familiare richiedente vive in una casa di affitto. Dopo i primi 18 mesi di beneficio la misura potrà essere rinnovata per ulteriori 12 mesi. Per famiglie che al loro interno non hanno situazioni di questo genere invece, il sussidio massimo erogabile scende a 350 euro al mese, e le domande potrebbero essere presentate già a partire dal prossimo mese di settembre. Nuovo sussidio da 350 a 780 euro quindi, ma con politiche attive sul lavoro.

Questo proprio per venire incontro al fatto che molti beneficiari occupabili al lavoro si vedranno interrompere l’erogazione del reddito di cittadinanza dopo solo sette mesi di fruizione nel 2023. Non ci sono ancora conferme ufficiali per la durata di questo beneficio per i cosiddetti attivabili al lavoro. Ma stando alle indiscrezioni la durata massima del primo periodo di copertura da sussidio sarà di 12 mesi, per poi essere rinnovato soltanto per altri sei mesi.

Ricapitolando, da un lato si confermano le misure per le famiglie con al loro interno le fragilità di cui da sempre si parla. Dall’altro si collegano al sussidio misure che favoriscono il lavoro.

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