Se effettuo una prestazione occasionale con un cliente all’estero chi paga la ritenuta d’acconto?

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Il mondo del lavoro freelance è in costante espansione. Sono sempre di più i lavoratori autonomi che trovano anche clienti all’estero. Chi ha partita IVA in questo caso ha la vita facile. Basta infatti emettere fattura per clienti extra-UE e dentro l’UE e poi pagare le relative tasse quando sarà il momento. Chi però non ha ancora aperto partita IVA e lavora in prestazione occasionale può andare incontro a dubbi. Se effettuo una prestazione occasionale con un cliente all’estero chi paga la ritenuta d’acconto?

Come funziona la ritenuta d’acconto

Come si evince dal nome, la prestazione occasionale è un lavoro non continuativo e una tantum. Prevede quindi che il lavoro non duri più di trenta giorni in un anno con uno stesso cliente. La natura saltuaria di questo tipo di lavoro fa sì che al lavoratore spesso non convenga aprire partita IVA. Le spese inoltre sono tutte al carico del committente.

Questo avviene sia che il lavoratore resti al di sotto del tetto dei 5.000 euro di guadagno o che lo si superi e si debbano versare anche i contributi alla gestione separata. A ogni prestazione occasionale infatti il cliente deve versare il 20% del compenso lordo all’Irpef. Questo discorso però vale solo per le prestazioni avvenute con clienti italiani che possono quindi versare all’Irpef.

Se effettuo una prestazione occasionale con un cliente all’estero chi paga la ritenuta d’acconto?

Che succede quando effettuiamo prestazioni occasionali con clienti esteri che quindi non possono versare la ritenuta d’acconto all’Irpef né versare alla gestione separata INPS? In questo caso, purtroppo, le spese sono tutte a nostro carico. Nella fattura, dunque, non andrà indicata la ritenuta d’acconto.
Il lato positivo è che il prezzo concordato con il cliente sarà sempre netto e non ci verrà dedotto nemmeno un euro. Purtroppo però saremo noi a dover versare la ritenuta d’acconto e le spese di gestione separata quando sarà il momento.

È quindi importante conservare tutte le ricevute e le fatture da consegnare poi al commercialista.

Le differenze non finiscono qui. Chi effettua prestazioni occasionali in Italia può infatti ricevere come rimborso l’ammontare delle ritenute d’acconto versate e registrate nella dichiarazione dei redditi. Questo ovviamente non sarà possibile in caso di lavoro con clienti esteri.

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