Sanzioni pesantissime per chi riceve un bonifico sul conto e non sa giustificarne la provenienza

Quanti soldi si possono versare sul conto corrente

Dal 1° luglio scatta la norma, pubblicata sulla legge di bilancio per il 2020, che prevede restrizioni per i pagamenti in contanti. Secondo il Decreto Legge 124/2019 del 26 ottobre 2019 non si potranno più effettuare pagamenti in contanti per cifre superiori a 1999,99 euro. Per trasferimenti di denaro a partire da 2000 euro sarà necessario utilizzare strumenti tacciabili, come carte di credito o di debito, assegni o bonifici. Ma chi riceve soldi sul conto deve dichiararli?

Cosa accade se si ricevono dei soldi sul conto corrente senza dichiararli?

L’utilizzo di strumenti tracciabili fa sì che i soldi trasferiti necessariamente transitino sul conto corrente del ricevente. E qui per molti è sorto il dubbio. Cosa accade se si riceve sul conto corrente una certa somma di denaro? Si devono dichiarare e giustificare i soldi che si ricevono sul conto?

Facciamo un esempio concreto. Supponiamo che una persona voglia acquistare un auto. I suoi genitori per il compleanno decidono di fargli un regalo aiutandolo nell’acquisto della vetture e decidono di contribuire con 5mila euro. Effettuano un bonifico di quell’importo sul conto del figlio. Quei soldi vanno dichiarati dal figlio? Vanno giustificati al Fisco? Può l’Agenzia delle Entrate contestare i 5mila euro ricevuti dai genitori?

Sanzioni pesantissime per chi riceve un bonifico sul conto e non sa giustificarne la provenienza

Ricevere una certa somma di denaro sul conto corrente non è di per sé un reato, indipendentemente dalla cifra. E’ reato la mancata giustificazione della provenienza. Facciamo chiarezza. La restrizione imposta ai pagamenti in contanti imposta dal Decreto Legge 124/2019 ha la finalità di combattere l’evasione fiscale. Vuole impedire l’acquisto di beni e servizi a “nero”, ovvero che sfuggono all’imposizione fiscale. Nel caso dell’esempio dei genitori che regalano al figlio 5000 euro, si rientra nel campo della donazione. Ma se un professionista svolge una attività e riceve un bonifico senza emettere fattura o ricevuta, in questo caso siamo in presenza di evasione fiscale.

In conclusione, tutte le somme e ricevute sul conto devono essere giustificabili. Tutte quelle che prevedono una tassazione devono essere dichiarate nel proprio reddito. Per chi non lo fa si prospetta il rischio di evasione fiscale.  Ecco perché sono previste sanzioni pesantissime per chi riceve un bonifico sul conto e non sa giustificarne la provenienza

Consigliati per te