1 irripetibile occasione di guadagno puntando su questo titolo di Stato

Btp

Sul mercato dei titoli di Stato italiani sta tornando lentamente il sereno. Mentre si attende la proposta della Commissione Europea sul Recovery Fund, il Fondo per la ricostruzione, lo spread è sceso ai 200 punti base. E in questo clima più disteso stanno tornando gli acquisti sui nostri BTP. In particolare si presenta 1 irripetibile occasione di guadagno puntando su questo titolo di Stato

Ecco cosa influisce sull’andamento dei prezzi dei BTP

Sul mercato dei titoli di Stato italiani c’è un clima più disteso. La discesa del differenziale tra BTP e Bund sotto i 200 punti favorisce l’apprezzamento dei nostri titoli di Stato a tasso fisso. Infatti per le caratteristiche dei BTP, che offrono una cedola a tasso fisso, la variazione del rendimento influisce sul prezzo. Se il rendimento scende, il prezzo sale, e viceversa. L’impatto sul prezzo della variazione del rendimento è tanto maggiore quanto è maggiore la durata residua del titolo di Stato. Una riduzione del rendimento crea un rally dei prezzi maggiore su un BTP con scadenza tra 30 anni rispetto a quello con durata residua di 5 anni.

1 irripetibile occasione di guadagno puntando su questo titolo di Stato

Un ritorno stabile dello spread BTP-Bund sotto i 200 punti favorisce l’apprezzamento dei prezzi dei titoli di Stato a tasso fisso. In quest’ottica si presentano delle opportunità ghiottissime di guadagno in conto capitale sui BTP a lunga durata come i decennali o meglio i trentennali. Ma se si volesse cavalcare al massimo una salita dei prezzi si dovrebbe puntare sul BTP scadenza nel 2067

Il Buono del tesoro Poliennale, che verrà rimborsato nel marzo del 2067 (Isin: IT0005217390) ha una cedola fissa del 2,8%. Attualmente si compra sul MOT, il mercato di Borsa italiana dei titoli di Stato e delle obbligazioni, a 105,90 centesimi. Poiché l’importo minimo è di 1000 euro nominali, per acquistare un BTP scadenza 2067 occorrono almeno 1059 euro.

La scommessa per chi lo acquista è che possa tornare entro fine anno alle quotazioni pre-crisi, ovvero a 120 centesimi. Se l’ipotesi si avverasse i prezzi dovrebbero salire del 14%. Chi lo avesse in portafoglio, rivendendolo a 120 si porterebbe a casa un guadagno del 14% circa. A questo si aggiungerebbero gli interessi cedolari maturati nel periodo di tempo di detenzione del titolo.

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