Risarcimento del danno e reclusione fino a 4 anni per il proprietario di casa che tiene questi comportamenti all’insaputa dell’inquilino

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Chi cambia spesso appartamento sa bene cosa significa avere a che fare con tutte le questioni relative agli affitti.

Non sempre si trovano proprietari di casa affabili e cordiali e la stessa cosa vale per gli affittuari. Così, capita talvolta che i rapporti siano tesi e ci si trovi a discutere su diverse questioni, tra cui certamente il canone di locazione. Ma anche il risarcimento del danno e non solo.

Oltre al fattore economico, ne esistono degli altri su cui potrebbero sorgere delle discussioni più o meno accese.

Una di queste riguarda le chiavi di casa.

Infatti, chi decide di prendere in affitto un appartamento potrebbe pretendere che il proprietario non detenga alcuna copia del mazzo di chiavi. Qualcuno si chiede se questa richiesta sia lecita o meno e in realtà la risposta è positiva. Infatti, nel momento in cui si cede in locazione un immobile, il locatario detto anche conduttore, vi stabilisce la propria dimora o il proprio domicilio. Quel luogo diventerebbe la sede principale dei suoi interessi, come cita testualmente l’articolo 43 del codice civile. Pertanto, il proprietario è tenuto a cedere tutte le chiavi in suo possesso.

Ma cosa rischia il padrone di casa che non rispetta alcuni obblighi previsti ex lege?

Risarcimento del danno e reclusione fino a 4 anni per il proprietario di casa che tiene questi comportamenti all’insaputa dell’inquilino

Innanzitutto, bisogna distinguere a seconda della violazione.

Iniziamo dall’ipotesi in cui l’inquilino scopra che il proprietario detiene le chiavi in modo illecito, In tal caso, può chiedere di consegnargliele e il padrone di casa sarebbe tenuto al risarcimento del danno ma anche alla consegna delle stesse.  Andiamo ora ad un altro caso, ben più complesso e dalle conseguenze più gravi.

Il proprietario che si introduce nell’appartamento in affitto all’insaputa dell’inquilino, ignaro che lo stesso ne detenga le chiavi, rischierebbe la reclusione fino a 4 anni. In questa ipotesi, infatti, commetterebbe il reato di violazione di domicilio previsto dall’articolo 614 del codice penale.

Abbiamo detto che chi riceve un immobile in affitto vi può stabilire il proprio domicilio, che come sappiamo è tutelato dalla legge. Non solo il codice civile, ma anche la Costituzione ne sancisce l’inviolabilità già all’articolo 14. Si tratta quindi di un principio fondamentale, costituzionalmente riconosciuto e tutelato.

Ecco perché la questione risulta molto delicata ed è importante che entrambe le parti siano ben informate su ogni aspetto.

Meglio evitare di conservare alcune copie delle chiavi all’oscuro dei conduttori e, a maggior ragione, di introdursi in casa di nascosto.

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