Riforma pensioni Governo Meloni altro che bluff se i lavoratori escono a 61 anni

Meloni
Stampa critica per posizione o siti che cavalcano l’onda della polemica. Fatto sta che nonostante la Legge di Bilancio non sia stata ancora pubblicata e le nuove misure sulle pensioni non siano ancora ufficiali, già si parla di riforma bluff o novità previdenziali fallimentari. Eppure tutti concordano nel dire che senza interventi nel 2023 tornerà in pieno la riforma Fornero. Le misure di cui si parla in questi giorni sono misure di pensionamento anticipato, che magari non saranno a platea piena perché non riguarderanno tutti i lavoratori. Ma si tratta sempre di misure che per qualcuno significheranno pensioni in anticipo.
Si può criticare la definizione di riforma, dato che non siamo di fronte ad una cosa tale, ma parlare di bluff è sbagliato. Fu così anche con la Quota 100, di cui qualcuno contesta il risultato in termini numerici dei lavoratori che hanno voluto e potuto sfruttare la misura. Ma è pur vero che 380.000 lavoratori se oggi sono in pensione lo devono proprio alla Quota 100.

Riforma pensioni Governo Meloni altro che bluff perché qualcosa di buono si fa comunque

Andare in pensione a partire da 61 anni sembra essere la via tracciata dal Governo per le nuove misure pensionistiche. Probabilmente lo si farà con Quota 41. Ma non è detto che possa essere varata anche una pensione flessibile a partire dai 61 anni di età. In questo caso da 40 anni di contributi versati un 61enne scenderebbe a 39 anni. Oppure potrebbe essere varata una Quota 102, più larga dal punto di vista della flessibilità rispetto ad oggi e alla Quota 102 che scadrà il prossimo 31 dicembre. Si parla di combinazioni abbastanza vaste. Si potrà uscire già con 61 anni di età e con 41 anni di contributi versati. Oppure con 62 anni di età e 40 di contributi e così via dicendo.

Le nuove misure favoriranno alcuni lavoratori

Bisognerebbe dirlo a chi nel 2019, nel 2020 o nel 2021 è uscito dal lavoro a 62 anni, che la Quota 100 è stata un fallimento. Per questo per la riforma pensioni Governo Meloni altro che bluff dal momento che si tratta pur sempre di misure che superano la Legge Fornero. Vantaggi netti per chi rientrerà per esempio nella Quota 41 a partire dai 61 anni di età. Per esempio chi a 62 anni con 38 anni di contributi versati è uscito dal lavoro nel 2021, senza la Quota 100 oggi sarebbe ancora al lavoro è così fino al 2027.
Non è un bluff quindi permettere a chi compirà 61 anni nel 2023 di poter accedere alla pensione con 41 anni di contributi versati. Potrebbe essere che un 61enne ha perso il lavoro. E la crisi economica che qualcuno utilizza come motivo di probabile fallimento per le nuove misure del Governo Meloni potrebbe sortire l’effetto contrario. Infatti perdere il lavoro a 61 anni di età e non riuscire a trovarne uno nuovo non è certo un evento raro di questi tempi. E trovare un’alternativa come potrebbe essere la pensione a 61 anni non è certo una cosa negativa. Non servirà a molti ma qualcuno potrà comunque giovarsene.

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