Riforma IRPEF 2021, chi ci guadagnerebbe

Premier Draghi

La nuova riforma fiscale 2021 del Governo Draghi potrebbe portare nuovi scaglioni di reddito IRPEF. È una modifica che potrebbe investire tutte le categorie reddituali, dunque introdurre una ricomposizione del potere d’acquisto delle classi di reddito medio basse.

Quelle nella quale ricadranno presto molti giovani che si emanciperanno grazie alle nuove opportunità che si vogliono introdurre nel mercato del lavoro.

Ma vi ricadranno anche molti over 60 che, grazie alle nuove opportunità create per la transizione digitale, saranno prepensionati volentieri dalle imprese e anche dalla Pubblica Amministrazione. E, grazie alla Legge Fornero, ancora in piedi, perderanno una parte delle proprie entrate attuali.

Vediamo cosa potrebbe succedere a breve. Ecco le prime impressioni suscitate agli Esperti di Fisco interpellati dal Team di ProiezionidiBorsa sulle ipotesi attualmente al vaglio.

Chi subisce il prelievo più forte

Le fasce medie solitamente subiscono un prelievo fiscale maggiore rispetto alle classi di spesa più abbienti. Non sembrerebbe così, ma bisogna analizzare la situazione delle famiglie alla luce della capacità di spesa dei beni di prima necessità.

Il basso sviluppo economico degli ultimi anni ha gradualmente impoverito l’Italia. La distribuzione del reddito non è omogenea. Si è creata una frattura tra le classi sociali che si ripercuote anche sull’efficacia delle riforme economiche. Solo il 2% dei contribuenti oggi appartiene agli scaglioni più alti di reddito. La maggior parte degli italiani dichiara tra i 40 e i 60mila euro e le classi più deboli non superano i 30mila. Come fare ora, nell’era post-Covid, a sostenere chi non ce la fa?

Riforma IRPEF 2021, chi ci guadagna

Il Governo Draghi si concentrerà probabilmente verso la riduzione del prelievo sulle classi più svantaggiate, quelle con redditi sotto i 28mila euro.

Ma è difficile farlo senza tornare indietro, rivedere il sistema di calcolo delle imposte. E togliere (agli altri) deduzioni e detrazioni che ormai sono diventate una giungla.

O si toglie o si tassa di più il ceto medio, si tornano a creare altri scaglioni IRPEF nella fascia che comprende i redditi dai 40mila ai 60mila euro.

Demolire la flat tax griffata Matteo Salvini

La demolizione della flat tax griffata Matteo Salvini, il bel regalo che prevedeva un regime forfettario per autonomi e professionisti con redditi fino a 65mila euro è dunque dietro l’angolo?

Il Pd ha sottolineato più volte che questa misura era un’ingiustizia per i dipendenti con redditi fino a 65mila euro, che non potevano usufruirne. Il Governo potrebbe decidere di togliere del tutto, o abbassare queste agevolazioni, riservarle, per esempio, solo ai redditi di autonomi e professionisti fino a 30-40mila euro.

Il nuovo target del Governo Draghi

Il rinnovamento futuro degli scaglioni non è detto che porti l’Erario a ricavare più gettito dai nuovi “piani alti”. Coloro che si collocano nella classe di reddito tra i 28 e i 50mila euro potrebbero non voler aumentare i propri incassi oltre questa soglia.

Per non vedere il maggior sforzo lavorativo reso vano dall’innalzarsi delle tasse. Siamo certi, quindi, che sulla fascia alta di questo scaglione di reddito, comprendente commercianti e professionisti, si appunterà maggiormente l’occhio del Fisco.

Per vigilare sull’evasione e per costringerli sempre più a incassi realizzati con la moneta elettronica. Un territorio, questo, ben conosciuto dal Presidente Draghi, dopo una carriera tanto luminosa nel mondo bancario. Dal padre di tutti i Premier dell’ultimo decennio, dobbiamo aspettarci ben altre sorprese. E non certo le ingenuità nelle quali sono cadute i normatori del cashback. Che ha messo in croce migliaia di benzinai.

Se la coperta rischia di restare corta

Per abbassare le tasse un altro sistema ci sarebbe. Ridurre la spesa statale. Se la spesa dell’Amministrazione Pubblica dimagrisse, ci sarebbero più soldi per tutti.

Il Ministro forzista Renato Brunetta lo dice da anni. Anzi da sempre. Adesso in teoria sarebbe seduto sulla poltrona giusta per farlo. Ma in questo Governo, tra Ministri, Sottosegretari, funzionari, e consiglieri, gli avversari del Pd lo hanno circondato di cani da guardia grandi come dei San Bernardo per evitare che possa attuare questo disegno.

Stiamo a vedere chi la spunta e chi, facendo i conti nella propria tasca, ci guadagnerà.

Riforma IRPEF 2021: ecco, dunque, chi ci guadagnerebbe.

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