Revolut impara dalle grandi, e nel 2026 porterà in Italia un servizio che farà felici utenti vecchi e nuovi

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A differenza di molti istituti bancari, Revolut (la fintech del Regno Unito) ha compreso quali sono le esigenze dei clienti e ha avviato un’offerta molto interessante. Grazie ai nuovi sportelli ATM, i clienti ma anche chi ha un conto presso altre banche, potranno usufruire di servizi all’avanguardia, e anche di commissioni molto competitive.

Come sono i nuovi sportelli ATM Revolut?

Al momento la fintech sta installando almeno una cinquantina dei nuovi ATM in Spagna (il Paese dove ha più clienti n.d.r) in punti strategici, che diventeranno presto almeno 200. Ma l’azienda ha annunciato che già nel 2026 arriveranno anche in Germania, Portogallo e Italia. Si tratta di sportelli non solo dal design innovativo, ma che offrono una migliore accessibilità e fruibilità e anche tanti servizi in più. Ad esempio per i già clienti Revolut ci sarà l’erogazione gratuita di una nuova carta, e naturalmente il prelievo a costo zero. Chi non è cliente potrà prelevare con commissioni dai prezzi competitivi e anche aprire un conto direttamente dall’ATM, in modo facile e veloce. Presto, arriverà anche la funzione di riconoscimento facciale, che garantirà maggior sicurezza. Sicuramente, una mossa commerciale che permetterà alla fintech di guadagnare ancora più popolarità e di aumentare il numero dei clienti.

Revolut Vs desertificazione bancaria: una lezione che le concorrenti dovrebbero imparare

Non è che la banca inglese sia chissà cosa di speciale: fa semplicemente il suo lavoro, ovvero offrire servizi e guadagnare. Sembra così semplice, eppure molte grandi banche si stanno comportando esattamente all’opposto. Invece di “premiare” i clienti o di agevolare l’accesso a nuovi potenziali utenti, vanno al risparmio e chiudono costantemente sportelli fisici e ATM.

La chiamano “desertificazione bancaria”, è in atto da qualche anno e sta diventando un problema serio. Perché già molti piccoli Comuni, da nord a sud, si stanno ritrovando praticamente senza una banca di riferimento. Bisogna ricordare che, sebbene gli italiani utilizzino sempre di più smartphone, pagamenti contactless e servizi home banking, c’è un’ampia fetta di popolazione (anziani, chi ha difficoltà di accesso a internet e non ha un cellulare idoneo ecc.) che senza uno sportello bancario, o ancora peggio senza una persona dall’altra parte dello sportello che aiuta nelle varie operazioni, può rimanere gravemente danneggiata dalla mancanza del servizio. Infatti non è che con un conto corrente ci si paga solamente la spesa: alcune operazioni sono complesse e devono poter essere fatte con il supporto di personale affidabile ed esperto. Ma questo sembra non interessare affatto alle principali banche italiane, che tagliano nei servizi e non mancano di aumentare i costi della gestione del conto. Chissà che con Revolut “alle porte”, qualche manager non si svegli e decida che è tornato il momento di trattare i clienti come meritano.

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