Questo tipo di lavoro può essere l’ideale per le mamme, le casalinghe o per trovare un impiego a 50 come a 60 anni

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Negli Stati Uniti è già realtà da anni ormai, mentre in Italia prima della pandemia stentava a decollare, ora sembra definitivamente sdoganato. Stiamo parlando del lavoro di assistente virtuale o segretaria da remoto. Si tratta di un lavoro molto richiesto dai professionisti non strutturati con uno studio consociato per i quali l’assunzione di una segretaria sarebbe troppo onerosa.

Questo tipo di lavoro può essere l’ideale per le mamme, le casalinghe o per trovare un impiego a 50 come a 60 anni

Architetti, geometri, ingegneri, avvocati, amministratori di condominio, sono questi i professionisti che potrebbero avere necessità di una segreteria a distanza. Non escludiamo però anche i medici e gli specialisti che affiancano le visite private o in libera professione all’attività ospedaliera. In questo caso gli specialisti come dermatologi, fisiatri, oculisti etc si appoggiano a centri polispecialistici ma mantengono la gestione della propria agenda.

Cosa fa una segretaria a distanza o un’assistente virtuale?

Le mansioni sono in pratica quelle della classica attività di backoffice, solamente che il luogo dove svolge la propria attività il datore non è il medesimo dove si trova la segretaria. Un’assistente da remoto risponderà alle telefonate per il datore, predisponendo un trasferimento di chiamata o attivando un trasferimento di chiamata. Costei/ui annoterà gli appuntamenti, organizzerà le trasferte e seguirà la fatturazione o l’amministrazione base.

Naturalmente occorre avere l’equipaggiamento tecnologico adatto come pc con cuffie, stampante e scanner. Bisogna padroneggiare i pacchetti di programmi per ufficio Microsoft o Open source. Non dimentichiamo gli strumenti di messaggistica istantanea come WhatsApp per mantenersi sempre in contatto con il datore. Una skill (ossia un’abilità) di sicuro apprezzata è la capacità di apprendere nuovi software e CRM (semplificando i programmi di gestione clienti).

Come diventare un’assistente virtuale?

Un errore che spesso si commette parlando di assistente virtuale o segretaria a distanza è la sovrapposizione fra la professione e lo smart working. Non è detto che una segretaria da remoto svolga questa attività da casa propria. Questa certamente è la modalità più frequente se svolta come freelance. Ci sono anche però delle aziende che offrono questi servizi in outsourcing. Queste ultime hanno delle sedi dove svolgere la mansione da dipendenti. L’azienda committente potrà scegliere per le proprie dipendenti la formula del lavoro agile così come regolato dal Decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18. Le differenze però sono essenziali:

  • nel primo caso saremo freelance con Partita IVA che prestano la propria opera direttamente al professionista o medico che necessita di una segretaria;
  • nel secondo caso si viene assunti da un’azienda o cooperativa di servizi con la mansione di assistenti da remoto e questo rientra nella tipologia di lavoro subordinato.

Quanto guadagna un’assistente virtuale?

Se la mansione viene svolta presso un’agenzia di servizi non c’è molta differenza rispetto ad un contratto consueto di segreteria. Se svolta come freelance decidiamo noi le tariffe. Dobbiamo badare che le agenzie di cui accennato offrono degli abbonamenti mensili ai professionisti a prezzi molto vantaggiosi. La chiave sarà, quindi, quella di personalizzare o aggiungere altre competenze rispetto agli abbonamenti standard.

Questo tipo di lavoro può essere l’ideale per chi voglia gestire il proprio lavoro in autonomia o per arrotondare un lavoro part-time.

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