Quanto si percepisce di pensione con 35 anni di contributi?

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Quanto percepisce un lavoratore italiano che ha raggiunto i 64 anni di età e ha versato contributi per 35 anni? Il rateo pensionistico che l’Istituto di Previdenza sociale gli corrisponderà subirà dei tagli importanti rispetto allo stipendio che solitamente percepiva? Molto dipende dalla tipologia di contratto che il contribuente ha stipulato. L’importo dell’assegno subisce un incremento rilevante in presenza di un orario lavorativo ridotto. Nel precedente articolo “A quanto ammonta la pensione di un lavoratore part time” il lettore ha ricevuto indicazioni sull’importo del rateo pensionistico.

Nel presente articolo analizziamo quanto percepisce si percepisce di pensione con 35 anni di contributi. Il lavoratore il cui assegno pensionistico viene calcolato secondo il sistema retributivo subisce un taglio pari al 30% sull’importo mensile. Ciò perché secondo il calcolo retributivo l’ammontare del trattamento previdenziale corrisponde al 2% del reddito pensionabile. . Occorre poi moltiplicare tale percentuale per lo stipendio medio che il lavoratore ha percepito negli anni antecedenti alla pensione.

Quanto si percepisce di pensione con 35 anni di contributi?

Il lavoratore italiano che ha versato contributi per 35 anni riceverà pertanto solo il 70% della retribuzione che gli spetta. Il sistema contributivo assicura enormi vantaggi per le casse dello Stato perché opera tagli fino al 30% sulle pensioni dei lavoratori.

Proviamo adesso a tradurre in moneta sonante la decurtazione del 30% sugli assegni pensionistici. Prendiamo in esame il caso di un lavoratore di 64 anni che ha versato contributi per 35 anni e ha percepito costanti incrementi di stipendio. Ipotizziamo inoltre che a fine carriera la retribuzione ammontasse a 35mila euro.

L’assegno pensionistico che riceverà sarà pari a 1.223 euro lordi che diventano 1.097 al netto secondo il ricalcolo contributivo. Se il rateo mensile del lavoratore preso in esame venisse computato secondo il sistema misto l’importo lordo sarebbe di 1.610 euro e quello netto di 1.352 euro.

La ricaduta negativa sull’assegno mensile del lavoratore è quanto mai evidente. E non sarà affatto confortante per i lavoratori part time sapere che il ricalcolo ha effetti ancor più pesanti sui contratti con orari di lavoro ridotti.

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