Crollo delle vendite al dettaglio

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I dati diffusi dall’Istat sono dirompenti: crollo delle vendite al dettaglio per aprile. Le conseguenze del lockdown si fanno sentire. In un mese gran parte dei negozi al dettaglio sono stati con la saracinesca abbassata. L’abbigliamento e le calzature i settori merceologici in grave difficoltà tra scorte accumulate nei magazzini e una stagione primavera-estate partita con il piede sbagliato.

Chi sorride al lockdown

I prodotti alimentari hanno avuto effetti positivi sui dati di vendita facendo la fortuna degli imprenditori impegnati nel settore. Cucinando di più tra le mura domestiche si sono consumati più generi alimentari a discapito della minor distribuzione presso bar e ristoranti rimasti con la saracinesca abbassata.

Il calo di vendite si è registrato maggiormente nei negozi di vicinato mentre la grande distribuzione non ha certamente brillato ma il calo è stato più contenuto.

Cambiate le abitudini di spesa

Ci siamo ritrovati in un contesto nuovo. Le intenzioni di spesa delle famiglie si sono indirizzate verso i beni durevoli. Ora sarà curioso capire con il ritorno alla normalità cosa succederà. Le famiglie cosa metteranno nel carrello della spesa? Intanto le imprese che gravitano nel settore cercano di adattarsi ad un contesto davvero molto incerto.

Diventiamo sempre più poveri

Questa emergenza sanitaria ci segnerà per il futuro: diventiamo più poveri. “Il risparmio precauzionale potrà portare a un downgrade della spesa da un punto di vista qualitativo e quantitativo” per la Confesercenti. Il rischio concreto è la tenuta del tessuto di esercizi di vicinato che rappresenta da Nord a Sud un valore economico e sociale.

Aiutare il commercio

Un piano di rilancio per il commercio di prossimità è necessario. Bisogna agire prima che sia troppo tardi istituendo detrazioni ad hoc per questa tipologia di attività. Il Governo per non far morire gli esercizi di quartiere che pullulano nei centri storici e nelle periferie, deve prendere una posizione chiara sulla web tax per favorire un riequilibrio della concorrenza tra i canali distributivi.

Le idee di Confesercenti

Le piccole attività sono alla canna del gas. Degli aiuti promessi non è giunto nulla. Lo stillicidio continua e per dare una sterzata Confesercenti chiede un cambio di passo sulla burocrazia, accelerando e semplificando le procedure. Intanto il crollo delle vendite al dettaglio è realtà con il rischio concreto di chiudere la saracinesca per sempre.

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