Quanto si deve guadagnare per aprire una partita IVA e qual è il regime fiscale più vantaggioso per pagare meno tasse

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Terminati gli studi, sono tanti i giovani che in Italia decidono di mettersi in proprio. C’è chi fa questa scelta per vocazione. Perché vuole lavorare come libero professionista, come lavoratore autonomo oppure come piccolo imprenditore.

Ma c’è anche chi, volente o nolente, decide di lavorare a partita IVA. Perché non riesce a trovare un posto di lavoro con un contratto a tempo determinato o indeterminato.

Vediamo allora, per chi decide di aprire una partita IVA, quando questa scelta ai fini fiscali è obbligatoria. Ed anche qual è il regime fiscale che, essendo più vantaggioso, permette di pagare legalmente meno imposte all’Agenzia delle Entrate.

Quanto si deve guadagnare per aprire una partita IVA e qual è il regime fiscale più vantaggioso per pagare meno tasse

Nel dettaglio, ed in linea di massima, c’è una soglia di ricavi o di compensi annui oltre la quale l’attività di lavoratore autonomo non può più essere svolta senza la partita IVA. Questa soglia è pari a 5.000 euro lordi annui e coincide con il massimale di legge previsto per le collaborazioni e per le prestazioni di natura occasionale.

Oltre 5.000 euro lordi l’anno è quindi la risposta. A quanto si deve guadagnare per aprire una partita IVA. Mentre per quel che riguarda la possibilità di pagare meno tasse, rispetto al regime fiscale ordinario, c’è la possibilità per le partite IVA aperte di aderire al cosiddetto forfettario. Vediamo allora di cosa si tratta. Anche perché per rientrare in questo regime agevolato, a sua volta, ci sono dei requisiti da rispettare.

Come si può aderire al regime fiscale del forfettario con flat tax al 15%

In particolare, l’adesione al regime fiscale forfettario è possibile al momento dell’apertura della partita IVA. Ma a patto che i ricavi o i compensi annui presunti non superino la soglia dei 65.000 euro. Inoltre, il costo annuo, per il lavoro dipendente ed accessorio non può superare la soglia dei 20.000 euro. Proprio per rientrare e per mantenere il regime forfettario che, a titolo di imposta sostitutiva, prevede il pagamento sul reddito imponibile di una tassa piatta al 15%. La flat tax, tra l’altro, sostituisce non solo l’IRPEF, ma anche l’IVA.

Inoltre, che si tratti di scegliere il forfettario o il regime fiscale ordinario, ricordiamo che la partita IVA si può aprire anche comodamente online e gratis. Dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, senza che sia necessario il supporto o la consulenza di un commercialista.

Approfondimento

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