Quanto rendono 5.000 euro in titoli di Stato o conto deposito a 3 e 5 anni

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Oggigiorno i soldi non bastano mai, specie quando non gestiti secondo certe regole che permettono di arrivare alla fine del mese. Le entrate arrivano nei giorni contati, mentre le occasioni di spesa si sprecano nell’arco della giornata. Inoltre l’aumento del costo della vita ha reso ancora più magri gli stipendi.

In questo stato di cose diventa importante massimizzare tutte le forme possibili di guadagno, minimizzando le perdite. Vediamo al riguardo quanto rendono 5.000 euro in titoli di Stato o conto vincolato sulle medie scadenze.

Il rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato

L’aumento del costo della vita ha portato con sé a un aumento dei rendimenti sui titoli di Stato. È risaputo, infatti, come l’inflazione sia nemica dei bond, nel senso che il mercato vende titoli di Stato quando sale il carovita.

Il motivo è presto detto ed è legato al fatto che le nuove emissioni offrono tassi più interessanti di quelli precedentemente offerti al mercato. Per cui gli operatori vendono i bond meno remunerativi per comprare quelli con le cedole più ricche.

Allo stato attuale i potenziali guadagni nominali sui BTP non sono male se paragonati a quelli medi del 2021 o del 2020. Ad esempio sulla scadenza a 3 anni (scarsi), il BTP con ISIN IT0005408502 ha una cedola lorda dell’1,85% e prezzo di mercato a 96,25 centesimi. Il rendimento effettivo netto annuo è di una spanna al di sotto del 3%.

Passando alla durata a 5 anni, invece, consideriamo il bond con ISIN IT0005416570 con cedola lorda annua dello 0,95%. Il titolo scade il 1° settembre 2027 e scambia a circa 87,33 centesimi, per un guadagno lordo annuo che sfiora il 4%.

Il possibile guadagno sul conto deposito

Consideriamo adesso il conto deposito (CD) vincolato che, notoriamente, offre interessi maggiori rispetto al prodotto libero. Anche in questo caso consideriamo la scadenza a 36 e 60 mesi, prendendo a riferimento alcune delle tante offerte presenti sul mercato.

Giusto a titolo di esempio, il CD a 3 anni di Esagon (Banca CF+) offre il 2,80% annuo lordo (e il 3,80% sulla durata a 60 mesi). Sulla scadenza più lunga, invece, il conto di Cherry Bank offre il 3,20% lordo annuo (2,37% netto).

Quanto rendono 5.000 euro in titoli di Stato o conto deposito a 3 e 5 anni

In entrambi i casi, ossia bond e CD, si tratta di strumenti di risparmio a reddito fisso accomunati da alcuni elementi. Ad esempio la certezza del capitale a scadenza, un profilo di rischio medio-basso, il guadagno già noto in partenza.

Di contro si differenziano per la tassazione, la garanzia offerta dall’emittente, la possibile vendita anticipata dello strumento oppure no. Infine, il momento della distribuzione del guadagno, che avviene durante l’investimento per i BTP e, di norma, a scadenza nel caso dei CD.

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