Quanti soldi donare a figli e parenti senza controlli dell’Agenzia delle Entrate e pesanti sanzioni per evasione fiscale 

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Negli ultimi anni la lotta al contante diventa sempre più serrata e questo induce molti a porsi diverse domande. In particolare tanti, in virtù delle limitazioni ai pagamenti cash, si chiedono quanti soldi donare a figli e parenti e quali controlli si rischiano. In particolare ci si chiede quali siano e se vi siano formalità da rispettare quando si vuole fare una donazione ad un proprio familiare. Si pensi ad esempio ad una somma di denaro, ad un bene mobile, insomma quando si vuol donare qualcosa di valore modesto. Il nostro legislatore prevede proprio tale ipotesi, ovvero le donazioni di modico valore all’art. 783 del codice civile. Queste non prevedono particolari formalità, tant’è che possono avvenire senza l’assistenza del notaio.

Ma come si fa a stabilire che qualcosa sia di modico valore? Un importo di 5.000 euro potrebbe essere considerato di poco conto per un milionario o addirittura una somma importante per un operaio medio.

Quanti soldi donare a figli e parenti senza controlli dell’Agenzia delle Entrate e pesanti sanzioni per evasione fiscale

La risposta alla domanda in realtà la offre lo stesso legislatore nel secondo comma del predetto articolo. Qui si legge che la modicità andrà valutata sulla base delle condizioni economiche del donante. Pertanto non esiste un limite ma questo tipo di donazione deve avere ad oggetto beni mobili. Un altro elemento richiesto dalla norma è la tradizione del bene, ovvero la consegna. Quindi il donante perfezionerà la donazione semplicemente consegnando il bene al donatario.

Questo tipo di donazione è molto conveniente da un punto di vista economico. Infatti può avvenire con la semplice consegna facendo così risparmiare le imposte e i compensi del notaio. Inoltre non è soggetta a tassazione in quanto non va riportata nella dichiarazione dei redditi. Ma attenzione a quando si fanno donazioni di denaro che hanno lo scopo di far acquistare autovetture o immobili.

In questo caso sarebbe opportuno formalizzare l’atto, o quantomeno effettuare un bonifico per scongiurare i tanto temuti controlli dell’Agenzia delle Entrate. Il bonifico, infatti, con l’esatta indicazione della causale e la data certa è una valida prova della provenienza del denaro. Il Fisco, però, potrebbe comunque chiedere chiarimenti qualora l’acquisto dell’auto o dell’immobile sia sproporzionato al reddito dichiarato. In tale ipotesi al famoso invito al contraddittorio risponderemo con l’atto formale o con il bonifico. Qualora la donazione del denaro sia avvenuta in contanti, sembra evidente che sarà difficile provarne la regolarità.

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