Quanti soldi ci vogliono per stare bene e per vivere tranquilli ad ogni età?

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Chi ha una famiglia da mantenere, specie quando questa è numerosa, deve fare in modo che ci siano sempre a livello economico le disponibilità per non farsi mai mancare nulla. E quindi a livello finanziario occorre sempre avere le spalle ben coperte. Specie quando emergono da sostenere dei costi e delle spese che sono tanto improvvise quanto inattese.

In altre parole, anche se non è mai facile per i più, occorre fare in modo di avere una riserva di denaro che garantisca serenità e tranquillità economica in qualsiasi condizione ed in qualsiasi situazione. A tutti i componenti della famiglia. Vediamo allora, ad ogni età, quanti soldi bisognerebbe sempre avere da parte.

Quanti soldi ci vogliono per stare bene e per vivere tranquilli ad ogni età?

Nel dettaglio, parlando di quanto denaro avere da parte per stare sereni la variabile è data dall’età. Visto che a 20 anni di età è anche possibile permettersi anche di avere pochissimo denaro accantonato. Mentre già a 30 anni di età le cose cambiano in maniera drastica e radicale. Su quanti soldi ci vogliono per stare bene a 30 anni di età, infatti, c’è una regola generale. Essa dice che bisognerebbe avere un anno di stipendio messo da parte. Proprio per avere le spalle coperte.

Già a 40 anni di età le annualità di stipendio da avere da parte salgono a tre. Sempre seguendo la regola generale. Con l’aumentare dell’età, infatti, in genere aumenta il fabbisogno finanziario. Tra le cure mediche e sanitarie, i figli che crescono e da mantenere anche all’università, ed altre esigenze che possono emergere. Come per esempio l’acquisto di una casa più grande.

Quanto denaro avere da parte a 50 anni e perché

Proseguendo con quella che è la regola generale, inoltre, a 50 anni di età occorre avere a livello finanziario le spalle ancor più coperte. Sarebbe auspicabile aver messo da parte almeno quattro anni di stipendio. E questo perché proprio quella dei 50 anni di età è potenzialmente l’età più critica. Ovverosia quella in corrispondenza della quale può aumentare il rischio di perdere il proprio posto di lavoro.

Essere disoccupati a 50 anni di età è infatti potenzialmente un problema. Ciò perché da un lato, proprio per ragioni anagrafiche, è spesso difficile rientrare in tempi brevi nel circuito dell’occupazione. Dall’altro, invece, si è troppo giovani per andare in pensione. Ovverosia il requisito dell’età è troppo basso anche se magari sono stati già maturati 20-25 anni di contributi previdenziali versati.

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