Quando conviene comprare azioni sulla debolezza

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Ancora una volta una saggia combinazione dell’analisi grafica e di quella fondamentale ha permesso di individuare con buona precisione il punto di ingresso su un titolo molto interessante come Danieli. Una società leader nel settore dell’acciaio e che deve fronteggiare, essendo energivora, l’elevato costo delle forniture elettriche. Costo dell’energia che sta spingendo anche i privati verso comportamenti energeticamente più virtuosi. A tal proposito ecco come risparmiare soldi con la regola del 20 30 50 per stare tranquilli.

Ma torniamo all’argomento principale di questo articolo. Quando conviene comprare azioni sulla debolezza?

Ci devono essere due ingredienti fondamentali: uno dall’analisi grafica e l’altro da quella fondamentale. Infatti, quando un mese fa evidenziavamo come dal punto di vista dei fondamentali Danieli fosse uno dei migliori titoli di Piazza Affari e fosse vicino a un supporto importante, era abbastanza chiaro che una svolta fosse molto vicina. Da quel momento il titolo ha guadagnato oltre il 30%.

Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo Danieli appare come sottovalutato non solo rispetto ai suoi competitors, ma anche in assoluto. Ad esempio, sia il rapporto prezzo su utili che il Price to Book ratio mostrano una sottovalutazione superiore al 50% confermata dal rapporto prezzo su utili che esprime una sottovalutazione superiore al 60%.

Secondo gli analisti, poi, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione superiore al 30% con una dispersione che è di circa il 10%.

Sotto l’aspetto dell’analisi fondamentale il titolo è ben messo e ogni ritracciamento potrebbe essere occasione di acquisto.

Quando conviene comprare azioni sulla debolezza secondo l’analisi grafica

Il titolo Danieli (MIL:DAN) ha chiuso la seduta del 26 ottobre a quota 20,80 euro, in ribasso dell’1,89% rispetto alla seduta precedente.

La proiezione in corso è rialzista e la debolezza dell’ultima seduta, almeno per il momento non rappresenta un problema. La tendenza in corso, infatti, è rialzista e punta al II obiettivo di prezzo in area 22,12 euro. La massima estensione rialzista potrebbe andare a collocarsi in area 24,54 euro.

I ribassisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della proiezione nel caso di una chiusura giornaliera sotto area 19,70 euro (I obiettivo di prezzo). In questo caso non sono da escludere ritorni in area 16 euro.

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