Quando ad un piccolo risparmiatore conviene investire sul BTP con cedola al 7,25%?

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Uno dei titoli di Stato più interessanti del panorama italiano è quello con scadenza nel novembre del 2026, quindi tra 5 anni e mezzo. Perché è interessante? Perché è un BTP che ha una super cedola. Ogni anno questo titolo di Stato stacca un coupon del 7,25%, al lordo delle imposte.

Quando ad un piccolo risparmiatore conviene investire sul BTP con cedola al 7,25%? In questo articolo analizzeremo vantaggi e svantaggi di questo titolo di Stato e quale risparmiatore potrebbe essere interessato a investire adesso in quest’obbligazione.

Le caratteristiche del BTP 2026 con una super cedola annuale del 7,25%

Partiamo della carta di identità di questo BTP. Ha scadenza nel novembre 2026 ed ha una cedola annuale del 7,25%. Cedola che viene distribuita ogni 6 mesi per la metà del valore. La prossima sarà distribuita il 1° maggio e quella successiva il 1° novembre. E così sarà per i restanti anni fino alla scadenza del 2026. Naturalmente nelle due scadenze viene distribuita una semicedola, ovvero la metà del 7,25%.

Al momento dell’analisi, il titolo obbligazionario governativo (il cui ISIN è: IT0001086567) può essere acquistato a 139,9 centesimi. È quotato sulla Borsa di Milano sul segmento MOT e il lotto minimo parte dal valore nominale di 1.000 euro. Quindi al prezzo di 139,9 centesimi per acquistare un BTP novembre 2026, occorrerà spendere 1.399 euro.

Quando ad un piccolo risparmiatore conviene investire sul BTP con cedola al 7,25%?

Acquistandolo adesso al prezzo sopra indicato si sa già che mantenendo l’investimento fino alla scadenza si avrà un rendimento netto annuale dello 0,12%. Al momento del rimborso il rendimento totale al netto delle imposte, sarà dello 0,7%.

Guadagnare uno 0,7% in 5 anni e mezzo può essere un rendimento interessante? Lasciamo valutare agli interessanti. Quel che qui è utile approfondire è cosa può accadere se l’investitore decide di vendere prima della scadenza. Le possibilità sono 2: se il prezzo fosse superiore a quello d’acquisto, allora si avrà un guadagno in conto capitale.

Se il prezzo fosse inferiore si avrà una perdita che però potrebbe essere compensata dall’incasso di una o più cedole. In teoria ogni anno si potrebbe perdere un 6% di valore in conto capitale e annullare la perdita con l’incasso della cedola al netto dell’imposta fiscale del 12,5%.

I due tipi di risparmiatori che potrebbero essere interessati a questo BTP

A chi è adatto questo BTP? Certamente a chi vuole parcheggiare in un luogo sicuro i suoi risparmi per i prossimi 5 anni, cercando un minimo di rendimento. Ma può essere anche un’opportunità per un investitore un po’ più smaliziato che punti a mantenere il titolo per uno anno, con l’obiettivo di incassare la super cedola. Naturalmente avendo l’accortezza di vendere appena la discesa dei prezzi annulli questo guadagno.

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