La strategia per guadagnare nei prossimi mesi con un portafoglio obbligazionario

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Con l’arrivo di Mario Draghi al Governo, si apre una nuova fase economico-finanziaria per il nostro Paese. Di conseguenza, ogni risparmiatore che volesse guadagnare, dovrà adeguare le sue strategie d’investimento al mutato quadro.

In questo articolo gli Esperti di ProiezionidiBorsa indicheranno la strategia per guadagnare nei prossimi mesi con un portafoglio obbligazionario.

Le opportunità offerte dal calo dello spread

L’ulteriore calo dello spread, iniziato con l’incarico del Quirinale a Mario Draghi, continuerà anche nelle prossime settimane. Forse qualche mese, ma non più a lungo.

La riduzione del differenziale di rendimento tra BTP italiani e Bund tedeschi, si fermerà quando arriverà al livello di 50/60 punti (venerdì era a 90 punti). Questo è il livello che stimano gli analisti ed il livello che ha indicato Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, in una recente intervista.

Tradotto in parole povere significa questo. Il mondo della finanza, a partire da Intesa Sanpaolo, comprerà BTP fino a che lo spread non sarà sceso a 50/60 punti. Poi si cambierà strategia.

Perché a quel punto la compressione dei rendimenti sarà tale che i prezzi dei titoli a tasso fisso non potranno più salire. E se non potranno più salire, vuol dire che avranno raggiunto il loro valore massimo, da cui si potrà solo scendere.

Cosa fare nei prossimi mesi

Allora, ecco la strategia per guadagnare nei prossimi mesi con un portafoglio obbligazionario. Chi adesso ha obbligazioni a tasso fisso in portafoglio, dovrebbe continuare a tenerle fino a che lo spread non scenda almeno a 60 punti.

Raggiunto questo livello, converrà vendere e incassare la plusvalenza in conto capitale e ridisegnare il portafoglio. Cosa converrà comprare a quel punto? Titoli a tasso variabile, perché sarà inevitabile che i rendimenti tornino a salire. Solo con titoli a cedola variabile, come CCT e BTP legati all’inflazione, si potrà sfruttare la nuova fase del mercato dei tassi.

Ovviamente si deve considerare anche l’ipotesi inversa, ovvero che lo spread, possa tornare a salire. Le cause potrebbero essere molte, come un’improvvisa crisi di Governo, particolari situazioni d’emergenza, ecc. Se il movimento al rialzo del differenziale si ritenesse irreversibile, allora occorrerebbe vendere i titoli a tasso fisso.

Approfondimento

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