Quali donne possono andare in pensione a 55 anni nel 2023 e nel 2024

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La Quota 102 in scadenza a fine anno toglie la possibilità di andare in pensione a 64 anni a chi ha meno di un certo numero di contributi versati. Si tornerà alla Legge Fornero o ci sarà un intervento del Governo in tal senso per garantire la flessibilità in uscita? Le intenzioni della maggioranza sembrerebbero essere quelle di intervenire ma, nella peggiore delle ipotesi, cosa accadrà il prossimo anno? Alcune misure restano invariate ed ecco quali donne possono andare in pensione già dal prossimo anno con soli 55 anni di età.

La pensione anticipata ordinaria non cambia

Nel 2023 la pensione anticipata ordinaria resta invariata. E sarà, quindi, ancora possibile accedervi al raggiungimento dei 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Per gli uomini sono necessari ora, come il prossimo anno, 42 anni e 10 mesi di contributi.
Il decreto 4/2019, infatti, ha congelato l’adeguamento alla speranza di vita per i requisiti richiesti da questa misura fino al 31 dicembre 2026. E questo significa che, fino a tale data, l’accesso a questa pensione resterà con gli stessi requisiti contributivi, a prescindere dall’età.

Ma esiste un’altra misura che prescinde dall’età

Un’altra misura che non richiede un requisito anagrafico per l’accesso è quella destinata ai lavoratori precoci. Permette l’accesso con soli 41 anni di contributi ma solo a chi ha maturato almeno 12 mesi di contributi prima di compiere i 19 anni di età. Che deve, però appartenere anche ad uno dei profili tutelati quali:

  • disoccupati;
  • disabili;
  • caregiver;
  • usuranti.

Da tenere presente che potrebbe essere presa nuovamente in considerazione l’idea di una quota 41 per tutti dal nuovo esecutivo. Ed in questo caso verrebbero meno i profili di tutela e l’appartenenza al lavoro precoce.

Ecco quali donne possono andare in pensione a 55 anni nel 2023 e nel 2024

Nel 2023 una donna di 55 anni, quindi, può tranquillamente decidere di andare in pensione se:

  • ha iniziato a lavorare a 14 anni, rientra in uno dei profili di tutela ed ha maturato 41 anni di contributi;
  • ha iniziato a lavorare a 13 anni grazie alla pensione anticipata ordinaria.

Gli stessi requisiti saranno richiesti anche nel 2024, visto che le due misure in questione non subiranno cambiamenti fino al 2026. Di fatto, come è facilmente intuibile, chi ha iniziato a lavorare molto presto ha la possibilità di accedere alla pensione anche in giovanissima età. A riprova che un “ritorno” alla Legge Fornero non prevede solo ed esclusivamente il pensionamento a 67 anni. Ovviamente un intervento è necessario per chi, invece, non ha collezionato così tanti anni di contributi versati. Perchè in questo caso il pensionamento anticipato diventa sicuramente più difficile.

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