Prova riprova e prova ancora perché non bisogna mai arrendersi

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“Never surrender” è un motto popolare nella lingua inglese, reso tale dagli scontri tra unionisti e separatisti in Irlanda del Nord. A sua volta deriva dal motto latino “Non Desistas Non Exieris”, che vuol dire “mai desistere, mai arrendersi”. E’ un motto sempre valido, ma particolarmente nei tempi difficoltosi che stiamo attraversando. Esorta a continuare a fare qualcosa sempre e comunque, perché non bisogna mai arrendersi. Una frase che sicuramente avrà avuto origine tra le fila dell’esercito romano. Prova riprova e prova ancora perché non bisogna mai arrendersi. Questo è il succo della vita, in fondo.

Perché vogliamo sottolineare questo? Perché la vita è piena di momenti in cui si vorrebbe fare qualcosa, e non ci si riesce. magari qualcosa di importante. Ma la vita, a volte, sembra troppo forte, troppo ostile nei nostri confronti. Ed allora si abbandona, ci si arrende. Questa frase è un’esortazione a non farlo, ed è quindi chiara la sua matrice militare, soprattutto nei tempi antichi, quando la morte era preferibile al disonore.

Ma noi vogliamo andare più avanti, e vogliamo rafforzare questo concetto con degli esempi. Esempi di persone famose che ce l’hanno fatta, ma che sulla loro strada hanno incontrato difficoltà che per altri sarebbero parse insormontabili, ma non per loro. Perché loro non si sono arresi. E così dovrebbe fare chiunque, se crede fortemente in qualcosa, qualunque cosa sia, da un progetto ad un credo religioso, ad uno politico. Prova riprova e prova ancora perché non bisogna mai arrendersi

Prova riprova e prova ancora perché non bisogna mai arrendersi

J.K. Rowling si è vista rifiutare il manoscritto di “Harry Potter e la Pietra Filosofale” 12 volte prima di essere accettata e diventare la prima scrittrice miliardaria del mondo. Battendo qualunque uomo, perché il primo della lista, Stephen King, è molto ricco, ma non miliardario come lei.

Walt Disney lasciò la scuola molto giovane, fu mandato via la prima volta come disegnatore perché gli fu detto che non aveva fantasia, e gli fu rifiutato denaro per 302 volte prima che trovasse i fondi per costruire la prima Disneyland a Los Angeles.

Albert Einstein non parlò fino a quando ebbe 4 anni, e non scrisse prima dei 7. Fu anche espulso da scuola e bocciato due volte in matematica. Quando insegnava a Princeton amava dire ai suoi studenti “non preoccupatevi delle vostre difficoltà in matematica. Vi assicuro che le mie sono molto più grandi”.

Steve Jobs fu licenziato dalla Apple, che aveva fondato con Steve Wozniak. Andatosene, fondò la Next e poi la Pixar, oggi di proprietà della Disney. Quando fu richiamato alla Apple da Bill Gates (proprio così) chiese assoluta libertà di fare quello che voleva. La storia ed il successo di Apple sono cosa nota.

Un altro esempio famoso

Bill Gates fu espulso da scuola perché hackerava i computer, fondò una start up che voleva controllare il traffico dei semafori, e fallì. Lasciò Harvard prima di laurearsi. Poi fondò la Microsoft, ed il resto è storia. E’ stato l’uomo più ricco del mondo per decenni, e oggi è il filantropo più generoso della storia. Prova riprova e prova ancora perché non bisogna mai arrendersi. E’ la vita, ed è tutta qui.

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