Potrebbe perdere un sacco di soldi il consumatore distratto che dopo avere acquistato un prodotto dimentica questa importante scadenza 

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In Italia, così come in Europa, esiste una particolare e specifica normativa di protezione per i consumatori. Quando cioè una persona fisica acquista un prodotto o un servizio da un professionista viene tutelato dalla legge in modo particolare. Questo perché il legislatore ritiene che il consumatore rispetto all’azienda professionale, si trovi in una condizione di debolezza giuridico economica.

Queste regole di protezione del consumatore sono contenute nel Codice del Consumo. Questo è un testo che riassume tutti i diritti che la persona vanta nei confronti delle imprese. Tra i diritti più importanti del consumatore c’è il diritto alla salute, quello alla sicurezza e alla qualità dei prodotti. Non solo, c’è il diritto a non essere sottoposto a pubblicità o pratiche commerciali scorrette.  Il consumatore ha anche il diritto alla trasparenza e alla correttezza nei rapporti contrattuali da parte delle imprese.

Potrebbe perdere un sacco di soldi il consumatore distratto che dopo avere acquistato un prodotto dimentica questa importante scadenza

Questi diritti più generali si specificano in una serie di previsioni più pratiche e specifiche. Si pensi al diritto di recesso libero entro 14 giorni dall’acquisto del bene. Il consumatore che ha acquistato un bene può decidere liberamente e senza alcuna motivazione o penale da pagare, di restituire il bene che ha acquistato. Riavendo indietro il proprio denaro rapidamente.

Tra i diritti pratici più importanti del consumatore c’è quello che riguarda i beni difettosi. Infatti, gli articoli 129, 130, 131 e 132 Codice del Consumo creano un importante sistema di tutela del consumatore . L’articolo 129 prevede che il prodotto non sia difettoso quando ha le caratteristiche elencate dalla norma stessa. L’articolo 130 prevede che il venditore è responsabile per i vizi che il bene presenta al momento della consegna. Infine l’articolo 132 prevede che si considerano vizi presenti alla consegna quelli che si manifestano entro 6 mesi da quel momento.

Il bene difettoso

Dunque, questa norma crea una presunzione di esistenza del vizio. Per cui ove entro il termine di 6 mesi emerga un vizio del bene al consumatore sarà sufficiente farlo presente al venditore. Potrà ottenere la risoluzione del contratto, e quindi la restituzione dei soldi spesi, oppure uno sconto sul prezzo intero, oppure ancora la riparazione del bene. La Corte di Cassazione, sentenza 4948 del 2022, ha spiegato, però, che è onere del consumatore fare presente tempestivamente al venditore il vizio.

Attenzione a questa sentenza perché potrebbe perdere un sacco di soldi il consumatore distratto che si dimentica di questo importante termine di 6 mesi. I giudici spiegano, infatti, che se il consumatore non fa presente il vizio al venditore in maniera tempestiva non potrà beneficiari in giudizio della presunzione dell’articolo 132. Dovrà, cioè, egli stesso provare che al momento della consegna il vizio già esisteva.

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