Pochi conoscono questo straordinario tesoro archeologico rubato e ritrovato della Valle Caudina

scavi archeologici

Nel cuore della Valle Caudina c’è uno straordinario tesoro archeologico rubato e ritrovato. Il Cratere di Assteas è conservato nel Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, ospitato nell’antico Castello di Montesarchio. Questo oggetto è il gioiello più prezioso di una collezione di vasi sanniti risalenti all’Ottavo e al Quinto secolo avanti Cristo. Ricordiamo oggi la rocambolesca storia di questo reperto unico al Mondo con gli Esperti di Cultura e Società di ProiezionidiBorsa. Il Castello di Montesarchio è perfetto per una tappa durante una andata e ritorno dal Sud con sosta archeologica nell’Olimpo delle mozzarelle.

Un milione e un maialino

Pochi conoscono questo straordinario tesoro archeologico rubato e ritrovato della Valle Caudina. A metà degli anni Settanta un contadino di Montesarchio trovò questo incredibile vaso mentre arava un campo nell’area di Sant’Agata dei Goti. Lo vendette sul mercato clandestino per un milione di lire e un maialino. Ma questo cratere nero a figure rosse e bianche, alto più di un metro, aveva già allora un valore inestimabile. Perchè il suo autore è un importante ceramista che firmava le sue opere: Asstesas, attivo a Paestum tra il 375 e il 350 a.C.

Tesoro restituto all’Italia dal Getty Museum di Malibu

Dopo un transito sul mercato antiquario, il Cratere di Asstesas finì al Paul Getty Museum di Malibù che lo pagò 380 mila dollari. Nel 2007 è tornato in Italia grazie a complesse indagini investigative svolte dal Comando Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale. Questo vaso straordinario nobilita oggi il tesoro archeologico ritrovato nell’intera valle. Ogni giorno affiorano oggetti in ceramica e bronzo, divinità greche dal volto maestoso e misteriose sfingi in marmo.

Rosso immaginario come il vino

Attualmente il Castello di Montesarchio espone questi tesori e la mostra Rosso Immaginario. Un percorso che racconta la storia della antica Caudium con proiezioni e ologrammi che rendono ancora più affascinanti i miti dipinti sui vasi. Sul cratere di Assteas possiamo ammirare il mito di Giove che rapisce la ninfa Europa.

Pochi conoscono questo straordinario tesoro archeologico rubato e ritrovato della Valle Caudina

Il percorso d’arte in Rosso va a braccetto col percorso gastronomico. La Valle Caudina è famosa per i suoi vini profumati e corposi come la Falanghina del Taburno. Tra i piatti locali in Piazza Mercato a Montesarchio, ci sono le tagliatelle ruvide con i ceci. Ma anche i piatti con le melanzane, accompagnati dai taralli di San Martino. A fine pasto si va a Cervinara per gustare i gelati e sorbetti. Quest’anno il gusto di tendenza è il fico d’India, accompagnato da sorbetto di limone di Amalfi. Nei Giardini della Villa comunale. D’inverno tutti preparano e regalano il migliaccio, uno squisito dolce di semolino uova e ricotta.

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