Perché bisognerebbe mangiare la pera con la buccia secondo recenti studi

pere

Quando si scarta la buccia della frutta si buttano via anche nutrienti importanti. Ecco cosa contiene la buccia della pera e perché bisognerebbe mangiarla.

A cosa fanno bene le pere

Le pere sono frutti quasi sempre presenti sui banchi del mercato o del supermercato: infatti la stagione inizia ad agosto, ma si protrae fino al mese di maggio. Il fatto che siano così comuni spesso ci fa dimenticare che le pere sono in realtà un alimento prezioso per la salute. Prima di tutti si tratta di un’ottima fonte di fibre, sia solubili che insolubili. Assumere fibre sarebbe importante per aiutare il buon funzionamento dell’apparato digerente. Inoltre le fibre sarebbero un alleato per il controllo della glicemia e dei livelli di colesterolo. Contribuirebbero, dunque, a prevenire malattie come il diabete o l’aterosclerosi.

Le pere sarebbero utili anche a chi sta cercando di perdere peso. Sempre grazie alle fibre, infatti, questi frutti hanno un ottimo potere saziante, a fronte di poche calorie: solo 43 per 100 g di polpa. Una pera può dunque essere un ottimo spuntino salutare di metà mattina o per merenda, anche quando si è a dieta. Infine, le pere sarebbero spesso consigliate come lassativo naturale e in caso di problemi di digestione, costipazione, spasmi e coliche.

Che vitamine ci sono in questi frutti

Oltre alle fibre, le pere offrono anche modeste quantità di vitamine e sali minerali. In 100 g di frutto ci sono:

  • 127 mg di potassio, fondamentale per la regolarizzazione del ritmo cardiaco e il buon funzionamento dei muscoli;
  • 4 mg di vitamina C, un potente antiossidante che aiuterebbe a mantenere in salute la pelle, i vasi sanguigni, le gengive e i denti (tra le altre cose);
  • 3,6 µg di vitamina K, indispensabile per l’apparato cardiocircolatorio.

Troviamo poi vitamine del gruppo B, fosforo, calcio e magnesio. Insomma, la pera sarebbe una buona fonte di vitamine e sali minerali importanti per la salute. Tuttavia bisogna stare attenti a come la si mangia: se si commette l’errore di sbucciarla, si sprecano nutrienti preziosi.

Perché bisognerebbe mangiare la pera senza sbucciarla

Spesso la parte più salutare di frutti e ortaggi è proprio quella che scartiamo: basti pensare alla buccia di melanzana, ricca di antocianine e utile per sfiziose ricette. Lo stesso principio vale anche per la buccia della pera. Ecco infatti cosa emerge dalla più recente revisione sistematica degli studi sulle pere e i loro effetti sulla salute.

Innanzitutto, gli esperti hanno calcolato che sbucciando le pere eliminiamo circa il 25% del contenuto di vitamina C e composti fenolici. Così ci perdiamo sostanze dalle proprietà antiossidanti, utili per neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dall’invecchiamento. In secondo luogo, un recente studio ha dimostrato che la buccia della pera è ricca di acido ursolico. Quest’ultimo ha attirato l’attenzione dei ricercatori per le sue potenziali proprietà antinfiammatorie.

Infine, non bisogna dimenticare che la buccia è una buona fonte di fibre. Già solo una pera grande e sbucciata coprirebbe circa un quinto del fabbisogno giornaliero di fibra. Se mangiamo anche la buccia, l’apporto aumenta!

Cosa fare con le bucce di mela e pera

Ora sappiamo perché bisognerebbe mangiare la pera con tanto di buccia. Il modo più semplice di assumere i nutrienti contenuti nelle bucce delle pere è infatti mangiarle assieme al resto del frutto. Basta ricordarsi di lavare bene la pera prima di consumarla, o meglio ancora preferire pere da agricoltura biologica. Può capitare però che ci avanzino delle bucce, magari perché abbiamo preparato una ricetta che richiedeva solo la polpa. Allora, cosa fare?

Le bucce delle pere si utilizzano in cucina proprio come quelle delle mele. Per questo un’ottima strategia è combinare gli scarti dei due frutti. Ecco cosa possiamo fare con le bucce di mela e pera:

  • tisana al profumo di mela e pera (lasciamo in infusione le bucce in acqua bollente, aggiungiamo zucchero a piacere);
  • crema di bucce e torsoli per dessert (facciamo cuocere in un pentolino bucce e torsoli di pera e mela per dieci minuti, aggiungiamo succo e scorza di limone, cannella e zucchero a piacere, poi frulliamo il tutto);
  • marmellata (utilizziamo anche le bucce quando prepariamo la classica marmellata di pera o mela).

Grazie a questi spunti antispreco, non butteremo più le bucce della frutta.

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