Cosa contiene la buccia di melanzana, che benefici avrebbe e quando farebbe male

melanzana

Fritte, al forno, alla pizzaiola, alla parmigiana, sott’olio… Le melanzane sono apprezzate in tutte le ricette e in tutte le salse. Ma chiunque le abbia cucinate si sarà già fatto questa domanda: la buccia delle melanzane è tossica o si mangia? Facciamo chiarezza.

Si può mangiare la buccia delle melanzane?

Molto spesso, quando cuciniamo le ricette con le melanzane, per prima cosa rimuoviamo la buccia. C’è chi lo fa perché ritiene che la buccia sia troppo amara, chi invece pensa che sia tossica. Ma in realtà le bucce delle melanzane si possono mangiare, purché le si preparino nella maniera corretta. Anzi, gli esperti di alimentazione addirittura consigliano fortemente di non buttare mai via le bucce di questo ortaggio. Possiamo usarle direttamente assieme al resto della polpa, per esempio quando prepariamo le melanzane al forno, fritte o alla parmigiana. Oppure, se proprio la ricetta prevede di usare solamente la polpa, ci conviene comunque tenere da parte le bucce. Possiamo infatti sfruttarle per preparare gustosi stuzzichini o contorni.

Croccanti al forno o fritte

Quando peliamo le melanzane ci ritroviamo con delle striscioline di buccia che finiscono quasi sempre nella spazzatura. Al posto di condannare le bucce a questo triste destino, possiamo trasformarle in stuzzicanti chips fritte o al forno. Ci basterà tagliare le bucce in striscioline ancora più sottili (ma possiamo anche lasciarle così come sono, se andiamo di fretta). Poi, friggerle in padella con abbondante olio di semi ben caldo. Dopo averle scolate con una schiumarola e tamponate con un foglio di carta assorbente, non resta che salare e gustare le bucce di melanzane croccanti.

Certo, il fritto non è la soluzione migliore per chi vuole mangiare sano. In alternativa possiamo preparare le chips di melanzane al forno. In questo caso basterà disporre le striscioline su una teglia foderata con carta da forno. Condire con un paio di cucchiai d’olio extravergine d’oliva e infornare a 180 gradi per circa 20 minuti (o finché le bucce non sono croccanti). Ora che sappiamo come preparare le bucce delle melanzane, scopriamo perché fanno bene e quali controindicazioni hanno.

Cosa contiene la buccia di melanzana, che benefici avrebbe e quando farebbe male

La polpa delle melanzane fornisce diversi nutrienti benefici per la salute. Ma la buccia contiene la maggior parte delle antocianine. Queste sostanze appartengono alla famiglia dei flavonoidi e donano alle melanzane il caratteristico colore viola. C’è molto interesse fra gli scienziati sul ruolo protettivo delle antocianine per il nostro organismo. In particolare, alcuni studi suggeriscono che queste molecole potrebbero fare bene al cuore e ridurre la probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari.

Tuttavia bisogna fare attenzione: la buccia di melanzana contiene anche quantità significative di solanina, una sostanza potenzialmente tossica. Ecco perché si è diffusa l’idea che la buccia delle melanzane faccia male e non si possa mangiare. In realtà, sembrerebbe che la cottura delle bucce basti per evitare gli effetti tossici. È dunque importante evitare di mangiare le bucce crude. Ora che sappiamo cosa contiene la buccia di melanzana, che benefici potrebbe regalarci e come bisogna prepararla, non la considereremo più uno scarto inutile. Lo stesso vale per tanti altri avanzi, come le bucce e le foglie delle carote.

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