Per questi versamenti in contanti l’Agenzia delle Entrate multerà i commercianti che non presentano una dichiarazione preventiva

Agenzia delle Entrate

Tempi duri per chi deve gestire il passaggio di denaro nella vendita e nell’acquisto di beni e servizi. Le verifiche del Fisco si sono moltiplicate negli ultimi anni e riguardano anche catasto, spese e soldi sul conto.

Dopo gli accertamenti potrebbe scattare sanzioni di importo più o meno alto che conviene pagare immediatamente. In tal modo, si può contare su una riduzione della multa. In ogni caso, il Governo ha affinato gli strumenti per stanare i contribuenti che cercano furbescamente di sottrarsi agli obblighi fiscali. L’attenzione dei funzionari si sta focalizzando sul passaggio di moneta liquida da un soggetto ad un altro. Si mira a limitare al minimo l’uso del contante per rendere sempre più difficile l’elusione fiscale e la circolazione di denaro sporco. Si raccomanda pertanto di agire con prudenza anche in caso di semplice trasferimento di soldi.

In modo particolare preme sottolineare che per questi versamenti in contanti l’Agenzia delle Entrate multerà i commercianti che non presentano una dichiarazione preventiva. Perché anche depositare sul proprio conto corrente una somma di denaro elevata potrebbe sollecitare accertamenti. Né bisogna pensare che i piccoli risparmiatori siano immuni da verifiche relative a dichiarazioni reddituali e spese abituali. Anzi in particolare le famiglie che ricevono ammortizzatori sociali potrebbero commettere errori nel comunicare dati economici e reddituali.

Per questi versamenti in contanti l’Agenzia delle Entrate multerà i commercianti che non presentano una dichiarazione preventiva

Per quanto non vi siano soglie che limitino le operazioni di versamento e prelievo conviene conoscere la normativa in merito. Forse non tutti sanno che i commercianti possono ricevere dagli stranieri pagamenti in contanti oltre l’attuale soglia. Entro il limite di 15.000 euro le agenzie di viaggio e turismo e i commercianti al minuto possono, infatti, accettare il pagamento in contanti.

Secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo n.16/2012 per simili passaggi di contanti occorre, però, inviare una dichiarazione preventiva.

Entro il mese di aprile dell’anno successivo commercianti e agenzie devono comunicare le operazioni in contanti. Nello specifico, entro il 10 aprile chi effettua la liquidazione dell’IVA con cadenza mensile. È fissato, invece, entro il 20 aprile il termine ultimo di presentazione per chi segue la cadenza trimestrale.

Inoltre, il primo giorno feriale utile si dovranno versare i contanti sul conto. Contestualmente si deve consegnare al funzionario una copia della comunicazione preventiva inviata all’Agenzia delle Entrate. In caso di mancata segnalazione del pagamento in contanti entro i termini stabiliti si corre il rischio di pesanti sanzioni. Per ulteriori informazioni relative alla deroga alla limitazione dell’utilizzo di moneta liquida rimandiamo il Lettore al portale dell’Autorità fiscale.

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Cosa controlla l’Agenzia delle Entrate?

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